
La voglia di insegnare calcio gli è rimasta a Maurizio Sarri: la ripartenza avverrà in un club che gli costruisca un progetto, un “mondo” intorno. Al momento, a prima vista, ci sono almeno un paio di club che potrebbero essere interessati a farlo. È un caso, ma hanno entrambe proprietà americane, terra dove le storie come la sua, di scalata personale, fanno breccia per tradizione. Stiamo parlando della Roma di Friedkin e della Fiorentina di Commisso. Sono anche due club in cui l’allenatore in carica è un po’ meno saldo che altrove e in cui il futuro, se non immediato almeno prossimo, può contemplare un cambio in panchina
Partiamo da un paio di premesse: Sarri è attualmente legato da un contratto con la Juventus, fino al giugno 2021. Guadagna 5,5 milioni di euro l’anno: se volesse tornare ad allenare, dovrebbe prima risolvere il contratto con i bianconeri. Non sembra un ostacolo insormontabile: il club di Agnelli potrebbe risparmiare qualcosa, il tecnico eventualmente ripartire. Ma qui c’è la seconda premessa. Il 61enne Maurizio già qualche anno fa si era solennemente ripromesso: “Mai più una panchina in corsa”.
Potrebbe esserlo quella di tornare a “casa”, di ripartire dalla Fiorentina che a Figline è la squadra per cui tifano tutti e per cui anche il Sarri bancario probabilmente aveva una simpatia. L’inizio di stagione di Iachini non ha contribuito a spazzare via le nubi sulla sua testa, l’approdo in viola di Sarri sarebbe una vera svolta nel progetto di Commisso, con la possibilità di instaurare un circolo virtuoso dal punto di vista dei risultati e della valorizzazione dei giocatori. Ma oltre alle obiezioni già citate, c’è quella dell’ingaggio. I 5,5 milioni di Sarri, entrato ormai in uno status da top europeo, sono fuori (e di molto) dalla portata della Viola, dopo che già un sondaggio con Luciano Spalletti si era infranto sullo stesso scoglio. Servirebbe insomma un riavvicinamento economico dettato da una volontà forte del tecnico, da una scelta di vita. Tutte cose non impossibili, ma certo non semplici. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.