Ecco alcuni estratti dell’intervista di Mario Alberto Santana al Corriere dello Sport:
“Non è tempo di smettere. Mi sono messo in testa di tornare a giocare e basta. Ho avuto tanti incidenti e ne sono venuto fuori. Ce la farò, l’età non conta. I dirigenti continuano a ripetermi che resterò in rosa. Adesso, però, ho solo voglia di ricominciare, da calciatore. Non vedo l’ora. Per altri ruoli, ci penseremo”.
“Sono stato io a chiamare Sagramola. A Palermo, ho scritto la mia storia familiare e vissuto anni straordinari. Il destino mi ha dato quello che cercavo. E mi ero ripromesso di chiudere il cerchio qui”.
“Sono argentino (ride, ndc)! Con un animo italiano. La mia compagna Federica è palermitana, le mie “pincipessine” sono nate a Varese e Palermo; i primi due figli, che vivono in Argentina con la mamma, a Firenze e Palermo. Ho un debito di riconoscenza nei confronti dell’Italia che mi ha dato qualità di vita diversa da quella che avrei avuto in Argentina dove facevo il muratore e lo strillone”.