I colori rosso e blu li indossa alla fine della conferenza, quando si mette al collo la sciarpa ufficiale. Walter Zenga, l’Uomo Ragno, parla del Cagliari come di uno di quei appuntamenti che nella vita, prima o poi, devono arrivare. Una missione difficile ma non impossibile, quella di Zenga, ma soprattutto doppia: riportare i sardi alla vittoria e conquistare la fiducia e l’amore dei tifosi. In molti, sei anni fa, non hanno visto di buon occhio il suo rifiuto della panchina rossoblù. A settantadue mesi circa di distanza, ecco svelato il motivo: “Ero a Dubai con i miei due figli, di lì a poco avrei allenato proprio in quel paese. E poi dall’altra parte c’era Gianfranco (Zola), non mi sarei mai voluto mettere in ballottaggio con un idolo. Nessun rifiuto, quindi”, afferma Zenga. Che si dice pronto a conquistare anche il cuore dei tanti tifosi ancora scettici. “Mio figlio di otto anni non vede l’ora di venire qui a giocare con Joao Pedro e Nainggolan, li ha già visti all’opera durante Cagliari-Fiorentina