
«Tutti per uno, uno per tutti». Per capire cos’è successo a una squadra che rischiava di impantanarsi nella bassa classifica e che oggi invece viaggia a ritmi che (Arsenal escluso) non ha eguali nei top 5 campionati europei si può prendere in prestito il motto de I Tre Moschettieri, tornare ai giorni che precedettero la partita di Verona e ricostruire un confronto dal quale è nata la «nuova Fiorentina». E stato allora, mentre qualcuno iniziava a mettere in giro e ad alimentare strane voci, che il gruppo si è stretto (fortissimo) attorno al suo allenatore. Tutti per uno, appunto, mentre Vincenzo Italiano si caricava sulle spalle il peso della crisi assicurando ai suoi che, insistendo su lavoro ed idee, ne sarebbero venuti fuori. Uno per tutti, insomma.
Il mister ha detto alla squadra che a organizzazione, gioco e proposte bisognava aggiungere tre concetti precisi: fame, concentrazione, qualità. Il risultato, è sotto gli occhi di tutti: cinque vittorie consecutive in campionato, otto contando le coppe, nove successi nelle ultime dieci partite. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
Amadeus: “La Fiorentina non ha rubato nulla. Lukaku un mistero, 2 anni fa avrebbe segnato 2 gol”