Chiesa via dalla Fiorentina? Siamo onesti, fino ad ora la società viola, insieme con il ragazzo, hanno manifestato la volontà di continuare insieme.
Non era quasi mai successo dalle parti di Campo di Marte che la società insieme con il calciatore si sono detti pronti e felici di continuare insieme di fronte a grandi offerte di mercato.
Ma le offerte che stanno arrivando al padre Enrico e alla società viola (per adesso ancora non ufficiali) sono offerte da capogiro che devono far riflettere.
Sono offerte pari a 70/75 milioni di euro.
In questo momento la Fiorentina farà un mercato di secondo piano, con pochi soldi (la famiglia Della Valle non stanzierà nemmeno un euro per il budget estivo) quindi Corvino dovrà fare mercato con i soldi delle cessioni di tutti i colpi sbagliati negli ultimi anni (sono tanti) e da un tesoretto accumulato dopo la scorsa estate e dopo la cessione di Babacar a gennaio. In totale dovrebbero essere circa 25/30 milioni di euro. Se tutto va bene.
Perché quindi la Fiorentina dovrebbe vendere Chiesa?
L’unico motivo per il quale la società viola dovrebbe vendere Chiesa è quello di far fare il salto di qualità alla squadra. Se la cessione del talento classe 97 dovesse far compiere il salto di qualità e di ambizione alla Fiorentina allora è giusto vendere il gioiello di casa viola per dare un altro spessore e altre ambizioni al mondo gigliato.
Tutti i tifosi viola preferirebbero vendere Chiesa se la cessione del giovane esterno porterebbe a lottare per la qualificazione in Champions. Meglio una Fiorentina forte senza Chiesa che ambisce al quarto posto, che una Fiorentina con il numero 25 che lotterebbe, se tutto va bene, per l’Europa League.
Ma qui come si dice, casca l’asino.
La domanda è una sola. Ce la farà Corvino con 70 milioni, più i soldi delle altre cessioni e il rimanente dello scorso gennaio (per un totale di 100 milioni più o meno) a costruire una squadra davvero più forte e capace di fare il salto di qualità?
La domanda è lecita. La risposta non la possiamo dare con certezza. Una cosa invece è certa, se guardiamo all’ultima sessione di mercato dove le cessioni sono state tante e ricche, la risposta è no.
Nell’ultima sessione di mercato il direttore generale della Fiorentina ha incassto 120 milioni, ne ha spesi 80, costruendo una squadra mediocre capace di arrivare all’ottavo posto.
Se la cessione di Chiesa significa vedere arrivare a Firenze 2/3 grandi giocatori e la possibilità di poter fare una squadra davvero più forte allora la cessione dovrebbe essere naturale e logica.
Lo ha fatto la Juventus con Pogba, lo ha fatto il Napoli con Lavezzi e Cavani, adesso potrebbe toccare davvero alla Fiorentina.
Ma anche a Firenze ai tempi di Pradè e Macia si è visto qualcosa del genere.
Ricordate quello che successe dopo l’addio di Corvino e quella maledetta stagione dove si rischiò addirittura la retrocessione?
In estate le cessioni di Cerci, Nastasic e Behrami diedero il via alla rivoluzione che face sfiorare il terzo posto nel primo anno di Montella, oppure nella stagione successiva dove le cessioni di Jovetic e Ljajic fecero arrivare in maglia viola giocatori come Giuseppe Rossi, Joaquin, Mario Gomez, Ilicic, Marcos Alonso.
Insomma, vendere per diventare più forti si può. Solo questa dovrebbe essere la condizione per la cessione di Chiesa a 70/80 milioni.
Ma Corvino ne sarà davvero capace? Le ultime due sessioni di mercato dicono di no…
Flavio Ognissanti