
Un gol in due, in tredici partite stagionali. Decisamente poco per una coppia di attaccanti che in estate è arrivata per una cifra vicina ai 40 milioni di euro. Da una parte M’Bala Nzola, dall’altra Lucas Beltran. Profili, storie e prospettive differenti per due giocatori che hanno preso il posto di Cabral e Jovic passati rispettivamente al Benfica e al Milan. Scrive la Repubblica.
Una sola rete in due, quella di Nzola negli ultimi secondi della sfida col Cagliari. E poi? L’angolano, arrivato su chiara indicazione di Italiano, pareva potersi sbloccare con quel sigillo inseguito a lungo in viola. Eppure non è stato così. Ma sono i numeri nel suo complesso a far comprendere meglio il suo stato di forma. Soltanto tre tiri verso la porta in campionato.
Anche contro l’Empoli, Nzola è apparso fuori dal gioco. Lontano dai suoi compagni, distante da quei cross (o filtranti) che in realtà cercherebbero la sua testa o i suoi piedi. Tre tiri in porta in totale, in 9 gare di campionato, sono davvero pochi. Ma c’è chi ne ha fatti anche meno: Beltran. Sono ancora zero le conclusioni nello specchio per l’argentino. Che ha ben altre caratteristiche rispetto al suo compagno di reparto e che fin qui è stato impiegato decisamente meno.
Anche nel caso di Beltran, nessuno mette in discussione il valore di un attaccante strappato alla concorrenza e di grande prospettiva. Il suo inserimento, così graduale e pieno di nozioni da assimilare tutte insieme, era da mettere in conto. Italiano, insieme al suo staff, sta lavorando intensamente affinché possa completarsi il prima possibile. Ne ha bisogno la sua squadra, che in estate ha salutato una coppia da 30 gol complessivi che parallelamente sta faticando tanto a trovare gol e continuità.