
Era lo scorso settembre quando Antonio Cassano diceva la sua sulla scelta di Franck Ribery di andare a giocare nella Salernitana: “Bisogna smettere con dignità, non capisco la sua scelta di andare a Salerno in una squadra da retrocessione”. Apriti cielo. Una pioggia di critiche e anche insulti contro Cassano che aveva, in maniera rispettosa e legittima, espresso il suo parere.
Un parere assolutamente condivisibile e confortato dalla realtà.
Perchè che la Salernitana fosse una squadra da retrocessione non era di certo un mistero, idem sulla situazione societaria granata c’erano pochi dubbi e tante nubi. Oggi, a pochi giorni dalla scadenza del 31 dicembre, non sono ancora pervenute offerte per l’acquisizione della società campana, dunque in questo momento, è vicinissima la cancellazione dei professionisti per la Salernitana. Che porterebbe ad uno scossone non da poco in serie A dato che il girone di ritorno avrebbe un buco enorme, dato che chiunque abbia da calendario la partita contro la Salernitana non lo giocherà e gli saranno assegnati 3 punti a tavolino. Considerato che la squadra completerà il girone di andata, sarà l’intero girone di ritorno ad essere falsato.
Questa sarebbe una grosse sconfitta per tutto il calcio italiano, una figuraccia sotto tutti i punti di vista. Perdita di credibilità in ogni ambito. Si fa un gran parlare della vendita dei diritti tv e della visibilità all’estero del prodotto serie A, una roba del genere porta solo una svalutazione non da poco. La Salernitana avrebbe dovuto risolvere questo problema ad agosto, non il 31 dicembre. Chi ha permesso tutto questo deve dimettersi per aver procurato questo problema che va a toccare anche la credibilità del nostro campionato.
Ed è proprio lo stesso Franck Ribery che da dicembre si troverebbe senza squadra, con all’attivo zero gol segnati e l’ultimo posto in classifica. Insomma, qualcuno chieda scusa a Cassano, perchè aveva ragione.
Flavio Ognissanti
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