Le strade dell’Atalanta e del direttore tecnico Giovanni Sartori si separeranno a fine anno, in maniera definitiva: secondo quanto appreso da Calciomercato.com, il rapporto con il tecnico Gian Piero Gasperini è da tempo tutt’altro che idilliaco, tanto da portare all’addio dell’ex Chievo, in sella a Bergamo dal 2014, ormai otto anni fa. A ulteriore conferma l’arrivo, post Leicester, di Lee Congerton, con la qualifica di responsabile per lo sviluppo internazionale dell’area sport, praticamente un omologo del direttore dell’area tecnica.
Sartori lascia, da top e dopo un periodo che rimarrà nei libri della leggenda della Dea: dopo aver condotto il Chievo ai preliminari di Champions, a Bergamo ha raggiunto tre qualificazioni consecutive nella massima competizione europea per club, due finali di Coppa Italia e tre percorsi in Europa League.
Qualcosa si è però rotto con Gasp, tanto che i rapporti sono al minimo storico. Insieme però hanno coniugato la capacità di far quadrare il bilancio e di lanciare prospetti perlopiù sconosciuti inizialmente, da Hateboer a Gosens, passando per Djmsiti,. Castagne, De Roon e Freuler. Senza dimenticare l’arrivo di Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile, da cui sono partiti calciatori come Kulusevski, Traoré e lo stesso Kessie.
Ma ora la domanda è, cosa farà Sartori? L’addio dovrebbe avvenire a giugno, nonostante abbia ancora un anno di contratto. Non resterà fermo: il Parma al momento non è un’opzione, anche per non passare direttamente dalla Champions a una probabile Serie B. Il Bologna invece fa sul serio e un progetto dinamico di crescita potrebbe invogliarlo, anche se il sogno è la chiamata del grande club, italiano o estero che sia, perché su di lui ci sono anche alcuni club di Premier League. Un profilo ormai internazionale, che ha saputo stupire l’Europa ed ora vuole prendersela.
L’ultima lite c’è stata a gennaio, l’ennesima tra #Gasperini e #Sartori che ha deciso di lasciare l’Atalanta a fine stagione. La #Fiorentina però, non è una possibilità per il ds, Joe Barone e Commisso credono fortemente nel lavoro di Daniele Pradè e nel percorso intrapreso
— Flavio Ognissanti (@OgnissFla) March 14, 2022
DALLA FRANCIA DIFENDONO IKONE’