La Fiorentina scende in campo per una nuova stagione di coppe europee. La formazione toscana è la prima tra le italiane a debuttare in una competizione UEFA nel 2023/24: avversario di turno sarà il Rapid Vienna, ostacolo che si frappone tra la squadra di Vincenzo Italiano e la fase a gironi della UEFA Europa Conference League.
La competizione – che modificherà il suo nome a partire dalla prossima stagione – ha visto proprio la squadra viola come finalista nella passata edizione. La Fiorentina è stata sconfitta all’ultimo atto dal West Ham, mentre nel 2021/22 era stata la Roma ad arrivare in fondo, riuscendo a conquistare la prima edizione del torneo ai danni del Feyenoord.
Ma quanto vale per la Fiorentina l’accesso alla fase a gironi di Conference League?
Anche per questa stagione, Calcio e Finanza ha stimato i ricavi minimi per prendere parte alla manifestazione. A cominciare dal bonus per la partecipazione, pari a 2,94 milioni di euro. Cifre ben distanti da quelle della Champions League, che contribuiscono però a rimpolpare i bilanci delle società.
Lo stesso patron della Fiorentina, Rocco Commisso, ha annunciato ricavi record per il 2022/23 (la stagione della finale di Conference). Al bonus per la partecipazione si aggiungono i ricavi da ranking storico, che per la Fiorentina ammonteranno a un minimo di 760mila euro circa, in attesa di scoprire tutte le qualificate alla fase a gironi. Infine, è possibile stimare i ricavi per la prima quota di market pool, che dovrebbero ammontare almeno a 560mila euro. La seconda quota sarà nota solamente a fine competizione e dipenderà dal numero di partite giocate da ogni squadra.
Lungo l’arco della competizione si aggiungeranno inoltre:
I bonus per i risultati (500.000 euro per vittoria e 166.000 euro per ogni pareggio nella fase a gironi)
I bonus per il passaggio dei vari turni (da 300.000 euro per la qualificazione agli spareggi a 3 milioni di euro per arrivare alla finale).
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