
Iachini, la cui conferma è stata una scelta precisa del presidente, non può sentirsi garantito da un rapporto ancora oggi, comunque, molto forte con il Tycoon americano. La storia, ormai, è nota. Fosse stato per Pradè e Barone Iachini non sarebbe più sulla panchina viola e al suo posto molto probabilmente, siederebbe Ivan Juric. È stato Rocco, dopo la vittoria sul Bologna a decidere di andare avanti con Beppe. Ora però, si aspetta risposta. Altrimenti, le tanti voci che hanno già preso a circolare (dal sogno Sarri ai sussurri su Mazzarri) assumerebbero contorni molto piacere concreti.
Pradè? A giugno il suo accordo scadrà e Commisso vuol vedere se quei tanti soldi in piazza spesi si trasformeranno in risultati. Il mister, il ds, ma non solo. Anche il lavoro del suo braccio destro Barone è e sarà messo sotto osservazione. Lo scrive il Corriere Fiorentino.