Il tecnico della Fiorentina Cesare Prandelli ha parlato a DAZN dopo la sconfitta viola a San Siro contro il Milan, queste le sue parole:
“Capita che un episodio possa toglierti certezze: in questo momento ne abbiamo poche, ma quelle poche le abbiamo fatte abbastanza bene. Nel primo tempo ci sono state buone trame, ma in dieci giorni non possiamo fare tutto. Dobbiamo migliorare nella riconquista della palla e cercare qualcosa di diverso in fase difensiva”.
Quello del gol è un problema mentale?
“Abbiamo trovato un Donnarumma che ha salvato due gol fatti. Dobbiamo ripartire da lì, poi è chiaro che quando fai i cambi questa squadra si esprime più sul singolo, che sulla coralità. Dobbiamo migliorare molto in questo”.
Borja Valero può aiutarvi con la sua esperienza?
“Borja è un professore di calcio: sa giocare in ogni zona di campo, riesce a organizzare e gestire. Abbiamo avuto buone trame, da questo punto di vista abbiamo fatto abbastanza bene, nel momento in cui prendi gol diventa tutto più complicato. Ma non abbiamo mollato, siamo rimasti in partita e avremmo potuto riaprirla. È un cammino difficile, il lavoro non mi spaventa: l’importante è che i ragazzi capiscano che questa è una squadra, nella ripresa abbiamo puntato troppo sulle individualità”.
È mancata un po’ di ferocia.
“Sono d’accordo. Arriveremo alla condizione che è indispensabile per fare un calcio propositivo. A questa squadra manca un po’ d’intensità, pur avendo una buona base aerobica”.
È migliorabile la pericolosità offensiva?
“È migliorabile. Quando Callejon sarà in condizione avrà i tempi per andare in area di rigore, i centrocampisti hanno questa attitudine. Dobbiamo lavorare e pensare che il coraggio vive nell’area di rigore”.
Un ricordo di Maradona?
“Un ricordo personale, di un avversario correttissimo. Non c’è alcun giocatore che abbia mai avuto problemi con lui. Ha fatto sognare tanti bambini, generazioni, è stato forse l’unico a riuscire a far questo”. Parole di Prandelli registrate da TMW.
PAGELLE VIOLA, PEZZELLA E CACERES DA INCUBO, MALE ANCHE AMRABAT, SI SALVA SOLO DRAGOWSKI