
Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa oggi in vista della sfida di domani contro il Crotone. Ecco le parole del mister della Fiorentina:
Come si riparte dopo una partita che ha lasciato un po’ di scorie dal livello mentale? Cosa si aspetta da Ribery domani? Può tornare su quello che ci ha raccontato sulla sostituzione?
Nella partita ho chiesto scusa ai nostri tifosi, mai capitato in trent’anni di carriera ma la storia è un esempio. Noi non soffriremo di questa partita, i giocatori vogliono reagire. Non c’erano i presupposti, dobbiamo voltar pagina. Domani partita insidiosa.
Con Ribery ci sono stati i chiarimenti dovuti, domani sarà un valore aggiunto, ha carattere e orgoglio ci farà vincere la partita.
Questa è la partita in cui la Fiorentina si gioca tutto?
Si gioca tanto da un punto di vista della prestazione, orgoglio e risultato. Convinto che nella difficoltà. Crotone gioca calcio pensato, dobbiamo avere attenzione ma ho fiducia nella squadra.
Sei sempre stato famoso per essere pragmatico, ora è il momento per esserlo di più?
Assolutamente sì. Fin dal primo giorno ho il mio pensiero, resterà questo. E’ una squadra che deve uscire da questa situazione, abbiamo dimostrato di poterlo fare, dobbiamo fare continuità e equilibrio. E’ una squadra che gioca di pancia mentre nel calcio serve ritrovare equilibrio.
Guardavo i numeri di gol presi sotto la sua gestione, molti subiti nei primi minuti di gara…
Sì abbiamo cercato anche di analizzare questa situazione, ci sono dei tempi, i primi 10′ pericolosi, va bene partire con voglia di aggredire alti ma bisogna assolutamente con questa veemenza difendere. Capitato spesso che si prenda gol al primo tiro poi aumenta il nervosismo. Domani voglio vedere squadra matura, convinto che domani faremo grande gara.
Ti sei mai chiesto ma chi me l’ha fatto fare? Può bastare un giocatore come Kokorin a dare una mano a questa Fiorentina che ha subito bisogno?
Me lo dicono i miei familiari, i miei figli ed i miei amici intimi ma rispondo che ho deciso con il cuore, devo molto alla Fiorentina e a Firenze per questo nella difficoltà ho detto di no, non penso di aver fatto la scelta sbagliata. Ho sempre cercato di essere positivo, quando scegli con il cuore sono sempre le più belle e alla lunga daranno soddisfazioni.
Aspettiamo che Kokorin arrivi, poi discuteremo ed analizzeremo una scelta così.
Quant’è stato importante il confronto con Commisso? La gara di domani la avverte con grande pressione?
Quando uno fa l’allenatore, se hai paura dell’esonero è meglio che cambi lavoro, lo dico ai giovani. Tutti noi viviamo sul risultato, non ho questa sensazione. L’incontro con Rocco la conferma di un grande uomo, positivo, che guarda avanti, grande sintonia.
La partenza di Pulgar… come lo valuti ora? Com’è stata la sua risposta calcistica?
La considerazione su Erick è molto positiva, ragazzo introverso e sensibile, un giocatore importante. Ha sofferto molto il post-Covid, è rimasto solo a casa, diventa difficile per chiunque anche se i giocatori sembrano invincibili. Negli ultimi giorni l’ho visto molto bene, si sta riprendendo.
Quello che hai detto su Pulgar è riconducibile anche a Ribery (gli affetti venuti a mancare)? Questo ha inciso sul suo morale?
Quando si parla di affetti, sentimenti profondi è normale che quando ti mancano puoi vivere momenti di solitudine, abbiamo cercato di unire. Non sono familiari ma siamo legati da stima. Non dimentichiamoci mai che Ribery è un campione e loro hanno un orgoglio superiore agli altri, ha voglia di dimostrare di essere importanti per noi.
A Napoli squadra spregiudicata, come si è arrivati a questa scelta di una squadra a viso aperto? Da quale Fiorentina ripartiremo in avanti?
Forse mi hanno preso troppo in parola (ride, ndr) abbiamo preso contropiedi quasi perfetti. In quei 35′ ero orgoglioso dell’atteggiamento della data. Sbagliate chiusure preventive e ad attaccare con troppi giocatori. Serve equilibrio.
Sugli esterni questa squadra anche in fase difensiva ha bisogno di qualcosa dal mercato? Ruoli da colmare?
Sai cosa ti posso rispondere. Quando vado nello spogliatoio gli sguardi che incrocio sono quelli più forti che ho. Il discorso del mercato non lo affronterò mai, ho massima concentrazione sulla gara di domani. Ogni parola sul mercato creerebbe disturbo.
(Domanda Labaro Viola) Dal punto di vista tattico ci saranno cambiamenti? Verranno cambiati anche i giocatori?
Ho dei dubbi che tengo fino a domani. Ora allenamento poi rifinitura, deciderò all’ultimo momento.
Quali sono le caratteristiche principali del Crotone? Come si vince contro di loro?
Gioca su idee, soluzioni consolidate, ha sempre un equilibrio. Chiaro che non tutte le squadre sono perfette. Noi dobbiamo assolutamente cercare posizioni giuste, abbiamo intravisto magari anche dove. Dobbiamo essere bravi ed efficaci, quasi spietati. Abbiamo grande rispetto.
Il tridente Ribery-Vlahovic-Callejon, si vedrà anche in futuro o è da abbandonare?
Il problema non è abbandonare una scelta, il problema è trovare degli equilibri. Sono quando si vedono le partite la distanza tra i tre reparti, se tutti si è compatti, si può sopportare ogni modulo. Non è un problema di sistema di gioco ma il trovare velocemente equilibrio.
Quando dice che parlare di mercato è una distrazione, anche questo fatto di stadio potrebbe essere una distrazione anche all’interno dello spogliatoio? Aldilà dei singoli allenatori, ora sul banco degli imputati c’è il gruppo e non l’allenatore. Mancano i leader?
E’ irrispettoso nei confronti dei giocatori che ora ci sono parlare di mercato. Sullo stadio c’è già Rocco che ne discute da tanti mesi, non sono la persona adatta per entrare in queste dinamiche. Spera che la burocrazia gli permetta di lasciare qualcosa a Firenze. Assolutamente sì, abbiamo leader, devono uscire ed aiutare il gruppo, confido in loro. Ribery, Pezzella e tanti altri.
Dai campini, Prandelli cambia modulo, addio 3-4-3, si torna al 3-5-2. Amrabat davanti la difesa