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Pradè: “Nico resta, ho commesso errori. L’obiettivo sarà il centravanti. Amrabat non vuole tornare”

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Pradè: “Nico resta, ho commesso errori. L’obiettivo sarà il centravanti. Amrabat non vuole tornare”

Flavio Ognissanti

4 Giugno · 16:22

Aggiornamento: 4 Giugno 2024 · 17:04

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Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa dal Viola Park

Il direttore generale della Fiorentina, Daniele Pradè, ha parlato in conferenza stampa dal Viola Park, queste le sue parole:

“Abbiamo definito gli ultimi dettagli sul nuovo mister, quindi ufficialmente, con il consenso di Galliani, dal momento che è sotto contratto con il Monza fino al 30 giugno. Prima di tutto voglio ringraziare Italiano e il suo staff, fatto un grande lavoro con il suo staff, c’era con lui anche l’aspetto umano, gli auguro davvero il meglio. Abbiamo scelto Palladino e non Aquilani, che per noi è come un figlio, ma in questo momento Palladino era quello che ci serviva, per l’ambizione che ha. Ha lo stesso fuoco, ardore e ambizione che abbiamo noi in questo momento, non abbiamo ancora metabolizzato questa sconfitta, ci vorrà del tempo.

Noi quest’anno abbiamo fatto un lavoro molto attento nello scouting, ringrazio Burdisso, lui è stato importantissimo per me. Metteremo tutto sul piatto a Palladino, ogni scelta sarà condivisa con il mister. L’ottavo posto è molto amaro, siamo arrivati a 1 punto dalla settima e a 3 punti dal sesto posto, abbiamo perso tanti punti per strada con squadra inferiori. La delusione è arrivata per colpa di una partita ma l’amarezza per il campionato c’è. Fino a venerdi non avevamo parlato con nessuno perchè abbiamo provato a tenere Vincenzo. Non abbiamo parlato con Palladino dei singoli, abbiamo esercitato l’opzione per Kouamè.

Cerchiamo un grande centravanti, è stato uno dei miei errori principali non sostituire nel modo adeguato Vlahovic, è una priorità del nostro mercato, questo è certo. Alzare l’asticella non è facile, davanti hai dei carro armati ma noi siamo solidi. Pensare che davanti a noi ci sono squadre come Bologna e Atalanta è motivo di speranza e cambiamento. Cercheremo di sbagliare il meno possibile, di portare idee, la parola giusta è ambizione, ce l’abbiamo tutti.

Prima di Montella la Fiorentina si era salvata a Lecce nell’ultima giornata, qui veniamo da 3 finali, qui c’è bisogno di aggiungere, non ci rivoluzionare, con Montella abbiamo cambiato 18 giocatori, abbiamo basi solide. Solo il primo ad ammettere i miei errori ma ci sono state anche cose fatte bene, abbiamo giocato 161 partite in 3 anni, nessuno ha giocato cosi come noi in Europa.

Nico sta bene qui, ce lo ha ribadito dopo Bergamo, al 99% Nico resta qui, poi nel mercato mai dire mai. Abbiamo delle situazioni in cui siamo abituati a intervenire, dobbiamo capire bene le esigenze del nostro allenatore. Con Italiano era semplice perchè ormai ci conoscevamo, con Palladino abbiamo dei concetti di calcio fatto di altri concetti. Il nostro monte ingaggi non deve superare i nostri ricavi, le norme sono molto retrittive.

Prima di Italiano la nostra identità non ce la riconosceva nessuno, adesso ce l’abbiamo e adesso la fase è quella di miglioramento. Il mercato di gennaio è molto difficile, chi ha giocatori forti se li tiene. Noi avevamo puntato un giocatore, una trattativa lunghissima, l’accordo economico era quasi stato raggiunto con il club di appartenenza, poi non ci è stato più venduto. Sto parlando di Gudmundsson. Avevamo anche altre trattative, che non abbiamo portato a termine. Volevamo Gudmundsson e un altro giocatore che volevamo ma che è stato impossibile trattare è stato Zaccagni.

Alzare l’asticella dall’ottavo posto vuol dire andare oltre. In campionato le tante partite ci hanno penalizzato, abbiamo preso tanti pali e sbagliato tanti calci di rigore, sembrano cose che non contano ma che ti portano punti. Vogliamo arrivare tra le squadre che sono sopra di noi, non so se ci riusciremo ma ci proveremo. Sto a Firenze da nove anni, non sento verso di me lo stesso amore che io provo io nei confronti della piazza, a prescindere dai risultati.

Su Amrabat ancora non abbiamo nessuna risposta dal Manchester, io lo terrei ma non credo che lui abbia nella testa il desiderio di tornare. Biraghi ha un contratto, Bonaventura è andato a scadenza, sul primo siamo contenti, sul secondo siamo contenti ma dobbiamo vedere con l’allenatore. Ho sentito stamattina l’agente di Castrovilli, ci incontriamo in questi giorni per capire le possibili soluzioni, valuteremo insieme per un futuro migliore da entrambe le parti.

Per prendere giocatori veri, come per esempio il centravanti, dobbiamo aspettare le mosse dei top club, perchè i giocatori di altissimo livello ambiscono a quello, quindi può darsi anche dobbiamo aspettare. Dobbiamo stare in un certo tipo di paletto, ma se dobbiamo aggredire subito un giocatore, abbiamo l’ok del presidente per poter comprare senza aspettare le cessioni.

Beltran è un giocatore forte, il nostro allenatore lo ha spostato più dietro, per noi è stato un acquisto in grado di giocare sia da prima che da seconda punta, io personalmente lo vedo negli ultimi 25 metri, siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto.

Italiano non è andato via per il mercato di gennaio, ci siamo lasciati benissimo con lui. Goretti sarà il nuovo direttore tecnico e lo ufficializzeremo a breve. Eravamo sul treno per andare a Bergamo, Joe sarebbe andato il martedi in America per parlare con Commisso per l’Under 23 che avremmo voluto assolutamente fare, anche con problemi seri rispetto a dove giocheremo. Dopo quello che è successo non c’è più stata la voglia nè il pensiero di portarla avanti.

Siamo contenti di quello che ha fatto Vincenzo e siamo consapevoli che potevamo fare di più.

BIRAGHI AL VIOLA PARK PER PALLADINO

Sky Sport: “Biraghi al Viola Park per salutare Palladino, lo staff di Italiano ha già lasciato il centro sportivo”

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