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Polverosi: “Il problema è l’assenza di Commisso, senza lui regna il caos. Con Barone c’era identità”

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 30.03.2025, Fiorentina-Atalanta, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Polverosi: “Il problema è l’assenza di Commisso, senza lui regna il caos. Con Barone c’era identità”

Redazione

30 Maggio · 23:02

Aggiornamento: 30 Maggio 2025 · 23:02

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Il giornalista Alberto Polverosi ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola riguardo la situazione attuale di casa Fiorentina.

Il noto giornalista del Corriere dello Sport Alberto Polverosi è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare della situazione in casa Fiorentina. Ecco le sue parole: “Non ricordo una crisi così nella Fiorentina. Non è immaginabile gestire un club come la Fiorentina a settemila chilometri di distanza, è sbagliato proprio. Prendendo come esempio il prolungamento di Palladino: è saltata fuori la notizia che è stato Pradè a voler il rinnovo, ma Commisso come fa a dire se è una buona idea o no? Deve fidarsi di ciò che dice Pradè, perchè non può saperlo nel pratico. Non può funzionare perchè Palladino è pagato da Commisso, e lui deve stare qui a operare. Anche l’enorme struttura di Bagno a Ripoli, chi la gestisce? Pradè e Ferrari, ma non può essere così, il presidente deve stare qui.”

Sulla questione del “pochi ma buoni”: “Sicuramente sono troppo pochi, e che siano bravi c’è da stabilirlo. Secondo me se Commisso fosse stato qui Paladino non si sarebbe dimesso. Rocco ha detto “sei come mio figlio”. Questa situazione può portare solo alla vendita della società, a meno che non ci sia un ribaltone. Ogni sconfitta potrà diventare una potenziale crisi. Pradè e Palladino sono due dipendenti della Fiorentina, se Commisso parla stanno zitti. Alla fiorentina è un caos totale.”

Sulla figura di Barone: “Joe era Commisso a Firenze in pratica, era come Galliani per Berlusconi. Mi hanno detto che quando Barone parlò con Sarri non c’era sintonia economica. Quando Sarri chiese di Parlare con Commisso, Barone rispose: “No, Commisso sono io”. C’era una chiara identità, ora i racconti che arrivano in America sono filtrati. Commisso quanto è interessato a lavorare qui? Rispetto alla sua azienda americana credo che per lui la Fiorentina sia un’aziendina.”

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