Alberto Polverosi scende fra le pieghe della crisi della Fiorentina nelle pagine del Corriere dello Sport dando una chiave di lettura significativa: dalla scomparsa di Joe Barone in avanti, Commisso ha delegato Pradè e Ferrari alla guida della società presentandosi a Firenze soltanto tre volte (oltre ai giorni successivi alla tragedia) in dieci mesi. A voce è sempre stato presente, seppur da remoto: la sua assenza non si avvertiva visti i risultati, ma ora serve la sua voce.
Ora serve un intervento forte per riportare la barca sulla retta via: la Fiorentina è piombata in una crisi improvvisa che richiede la responsabilità del padrone: la squadra è ancora sesta, ma è rapidamente crollata. Né Pradè né Ferrari possono essere veri responsabili della Fiorentina come lo era Barone, ora è Commisso a dover capire cosa davvero è successo alla squadra, come mai si sia smarrita, perché Colpani, Gudmundsson, Adli, Comuzzo, Pongracic sono irriconoscibili. Contro il Torino la Fiorentina è stata inguardabile, impaurita e senza idee, sembrando sempre più persa. Rocco, ora tocca a te.