L’allenatore della Fiorentina, alla vigilia della sfida Fiorentina-Napoli, ha parlato anche a Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni:
Si può dire che “Finalmente è a casa” visto che ritrova i suoi tifosi al Franchi?
“Sì, si può dire. Siamo emozionati, non vediamo l’ora che arrivi domani sera per arrivare allo stadio con i nostri tifosi. Sappiamo della difficoltà della partita, perché il Napoli è sicuramente la squadra che ha vinto il campionato l’anno scorso ed è favorita anche per questo. Si è rinforzata molto dopo il campionato scorso, con un allenatore fortissimo. Però ce la vogliamo giocare con le nostre idee e le nostre qualità, cercando di mettere sul campo il massimo per fare la migliore partita e per avere il miglior risultato”.
Che Napoli si aspetta? Contro il Cagliari che si è chiuso ha trovato qualche difficoltà
“Il Napoli è una squadra completa che proverà a fare la partita, attaccando. Ha tante soluzioni e tanti giocatori forti, è una squadra organizzata, fisica e di qualità. Mi aspetto un Napoli che proverà a fare la partita e a vincerla: è la stessa cosa che proveremo a fare noi”
Dalle nazionali sono tornati attaccanti in fiducia. Piccoli-Kean pensa che è un po’ come vedere Kean-Retegui?
“Potrebbe, anche se forse Retegui lo vedo come un centravanti d’aria di rigore. Roberto sa anche svariare e giocare un po’ sotto all’altro compagno. Però credo che si possa fare tutto nel calcio, l’importante è che i giocatori ci credano e siano disponibili, capendo che stile di gioco si voglia fare”.
Cosa significa avere Kean in squadra?
“Significa avere un centravanti molto forte che attacca bene la profondità e che, anche se l’anno scorso ha già fatto una stagione incredibile, può avere ancora margini di miglioramento. Significa avere a disposizione una freccia in più”
Contro Conte è una sfida nella sfida?
“Antonio è uno dei migliori allenatori d’Europa e del mondo per l’identità che dà alle sue squadre e per i titoli che ha sempre vinto. Poi sicuramente sia io che lui prepareremo una partita fatta di strategia, per provare a mettere in difficoltà gli avversari sempre. Ma poi al di là di strategie e piani tattici, conta e fanno la differenza la qualità dei giocatori, la qualità tecnica e la qualità delle scelte. Speriamo di essere al loro livello”
Gudmundsson come sta dopo il problema alla caviglia?
“Sta meglio, ha lavorato più che altro in piscina senza sforzare la caviglia fino a ieri e oggi ha fatto qualcosina in più. Proviamo fino all’ultimo, perché è un giocatore che ci dà tante soluzioni e domani mattina vedremo se sarà in grado di giocare”.