Il popolo viola si divide tra la voglia e la speranza europea (qualcuno in Europa ci vuole arrivare solo per sbattere fuori Milan e Inter) e tra la ricerca del nuovo allenatore per la prossima stagione. Chi sarà il successore di Paulo Sousa?
Ancora non si sa e per almeno un mese ancora non sapremo niente di certo. Tanti sono i nomi in ballo, da Di Francesco a Pioli fino ad arrivare ai sogni più o meno raggiungibili Spalletti e Sarri con il secondo assai più complicato dato il contratto con il Napoli. Gira anche qualche altro nome ma in questo momento i più probabili e interessanti sono proprio loro quattro.
Per una volta però, non ci soffermiamo sul nome del prossimo allenatore ma su una grande difficoltà che in questo momento di trattative, sondaggi e chiacchierate sta emergendo.
La difficoltà che avrebbe qualsiasi nuovo allenatore di un certo livello, e tutti i nomi sopracitati lo sono, di lavorare con Pantaleo Corvino.
Il direttore generale della Fiorentina, anche se può sembrare paradossale, è il grande ostacolo di tutti i nomi che vengono accostati alla squadra viola. Come mai?
Il motivo è semplice e confermato anche da Paulo Sousa in questa stagione. Il direttore salentino è un direttore vecchio stampo, lui compra, l’allenatore allena. Mentre il calcio di adesso in questo senso si sta parecchio evolvendo, in quanto ormai l’allenatore e la società sono sempre più una cosa sola in sede di calciomercato con giocatori che vengono individuati e scelti dall’allenatore con poi il direttore sportivo/generale che si preoccupa di prendere e trattare questi giocatori.
Corvino non è proprio così, lui prende chi vuole quando vuole. È il caso ad esempio dell’ultima campagna acquisti della Fiorentina, il tecnico portoghese non è stato un protagonista assoluto delle trattative del direttore generale viola. Quasi nessun nome è stato indicato da Sousa come ad esempio è avvenuto due anni fa con Kalinic che venne preso proprio su indicazione di Paulo Sousa a Daniele Pradè.
Questo fattore ahinoi, è il più grande ostacolo per l’ingaggio di un nome di spessore per la panchina della Fiorentina, tutti conoscono Corvino e tutti sanno che sarebbe durissima cercare di imporsi con il direttore pugliese. In questo modo la ricerca e le trattative sono ancora più difficili di quanto si possa immaginare
Flavio Ognissanti