Questo quello che scrive su Gazzetta.it l’esperto di mercato Alfredo Pedullà riguardo Vlahovic e la situazione con la Fiorentina:
“Stiamo vivendo una fase sulla carta di calma piatta, invece è quella più delicata. Semplicemente perché ci sono tanti soldi in ballo: inutile girarci troppo, una cessione a gennaio avrebbe un significato economico diverso rispetto a un epilogo da consumare in estate. La Fiorentina non se la sente di restare così prigioniera, appesa agli umori di Vlahovic e del suo agente, come se fosse l’ultima ruota del carro. E qui si sta giocando una partita, molto sotterranea, che incide non poco sugli umori.
Commisso è davvero convinto di andare fino a giugno con Vlahovic nel motore pur di non smontare il bellissimo giocattolo messo su da Vincenzo Italiano? Non proprio e ne ha già parlato con l’allenatore. A Commisso questa storia non piace più tanto per una serie di comprensibili motivi. Il più importante: dalla famosa offerta di rinnovo, che avrebbe toccato anche i sei milioni a stagione senza dimenticare che oggi Dusan guadagna circa 800 mila euro, ha ricevuto in cambio un inquietante silenzio.
Commisso avrebbe inserito una clausola da 70 milioni, pur di mettere la cessione su un territorio meno scomodo, in nome di una riconoscenza che dal suo punto di vista il centravanti serbo avrebbe dovuto avere. Nulla. Siccome il proprietario del club viola ha già investito parecchio, non si può certo mettere la questione sul piano “cosa volete che sia se incassasse una quindicina di milioni in meno la prossima estate?”.
Ecco perché Commisso entrerebbe nell’ordine di idee di una cessione a gennaio ma alle condizioni giuste, avendo già preso Piatek e puntando eventualmente un altro attaccante. Tutto chiaro e lineare, ma evidentemente il pallone è tra i piedi di Vlahovic e lo sta nascondendo”
TUDOR SMINUISCE VLAHOVIC ED ESALTA IL SUO SIMEONE
Sentite Tudor: “Vlahovic non ha fatto meglio di Simeone, troppi rigori. Nulla di straordinario”