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Pari viola e record sfumato, che rabbia! Legni di Brekalo e Biraghi ad impedire la decima vittoria

Firenze, stadio A.Franchi, 05.02.2023, Fiorentina-Bologna, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Pari viola e record sfumato, che rabbia! Legni di Brekalo e Biraghi ad impedire la decima vittoria

Redazione

9 Aprile · 09:11

Aggiornamento: 9 Aprile 2023 · 09:11

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Lucas Martinez Quarta (ACF Fiorentina)

Sì, alla fine un po’ di amaro in bocca c’è. Del resto la Fiorentina cercava e voleva quel record, quelle 10 vittorie tutte d’un fiato, che è andato a infrangersi contro la muraglia che lo Spezia ha tirato su ieri pomeriggio al «Franchi». Già, perché l’ipercopertura alla Trap decisa da Semplici, insieme ai due pali (e quindi la sfortuna) messi in cassa dai viola e un errore di Shomurodov al 90’ che in altre occasioni sarebbe stata una spinta per l’inferno (della Fiorentina), tutto questo messo insieme, dicevamo, serve per raccontare bene il pari (1-1) che ha accompagnato alla Pasqua la squadra di Italiano. I gol, come ricorda la cronaca, sono arrivati nel primo tempo. Succede tutto nel giro (breve) di sei minuti. Prima passa la Fiorentina (25’) con un’ incursione di Biraghi. Dribbling rapido, conclusione di potenza, deviazione maligna di Wisniewski che manda in tilt Drago.

Potrebbe essere l’inizio di un sabato in discesa? Macchè. E così al 31’, un contropiede dello Spezia accende un affondo di prepotenza di Nzola. Igor si fa beccare in affanno, sbaglia passo e copertura ed ecco l’1-1. La Fiorentina appare un po’ meno lucida e stanchina dalla raffica di impegni ravvicinati e a parte una rovesciata pirotecnica (traversa. ma azione già ferma per fuorigioco) di Cabral arriva di corsa al secondo tempo. Ripresa che la Fiorentina affronta con una dose di grinta sicuramente superiore rispetto ai primi 45’. Lo Spezia è chiuso. Tutti laggiù a coprire il lavoro di Dragowski e così è il pressing della Fiorentina ad accendere la voglia di record che però rimarrà tale. Un quarto d’ora e appena messo piede in campo (al posto di Castrovilli), Brekalo colpisce il palo con un gran rasoterra. I viola ci credono. Il tempo a disposizione per provare a impacchettare il vittoria anche. Ma (minuto numero 23), quando un calcio di punizioni di Biraghi fa il flipper fra le manone di Drago, il suo ginocchio, il palo e la traversa, diventa più chiaro un concetto: la fortuna, questa volta, spinge con poca forza nella direzione della squadra di Italiano.

A prendersi la scena è soprattutto Dodò che crea compiglio fra le linee dello Spezia, fa partire la manovra, dosa al massimo l’intensità del gioco della Fiorentina. Il lampo più bello lo regala Jovic (entrato in staffetta per Cabral), con un diagonale rasoterra che fa alzare in piedi lo stadio, ma che finisce di poco sul fondo. Il forcing viola continua e al 45’, prima della manciata di minuti decisi dall’arbitro Dionisi, Shomurodov si divora un pallone da jackpot. Incursione in solitaria fino a presentarsi a tu per tu con Terracciano. Potrebbe servire il compagno che lo accompagna nella direzione della porta viola; potrebbe concludere di potenza sul palo più lontano, ma Shomurodov cerca il colpo a effetto, lo ’scavetto’ e Terracciano intercetta. Finisce qui. Con questo brivido viola e un record che Firenze non riesce a portarsi a casa. Peccato. Lo scrive La Nazione.

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