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Orlando: “Fiorentina? Se batte la Juventus riparte tutto. Paura si, ma non sono quelli di una volta”

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Orlando: “Fiorentina? Se batte la Juventus riparte tutto. Paura si, ma non sono quelli di una volta”

Redazione

17 Novembre · 13:28

Aggiornamento: 17 Novembre 2025 · 13:28

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"Vanoli ha riportato delle regole nel gruppo perché prima non c'era un'autorità forte"

Massimo Orlando, ex centrocampista della Fiorentina, ha parlato a Radio FirenzeViola in merito alle questioni calde in casa viola, partendo da Vanoli. Ecco le sue parole.

“Mi sembra che Vanoli, nella sua presentazione, abbia fatto tutto bene. Mi è piaciuto ciò che ha detto, ha rispecchiato la realtà: è una squadra che deve ritrovare l’autostima, i risultati”.

Prosegue:
Vanoli ha riportato delle regole all’interno del gruppo perché credo che prima non ci fosse un’autorità forte. La sensazione è che fosse quasi un “fate come vi pare”. In un gruppo di 25 giocatori con 25 teste diverse, per quanto siano professionisti, ci deve essere un allenatore tosto, che sappia gestire la squadra. In questo credo che Vanoli sia la persona giusta, poi chiaramente deve essere sostenuto da tutti e dai risultati. Però come partenza credo che Vanoli abbia fatto tutto bene. Speriamo che ora arrivino i risultati, perché c’è bisogno di quelli. Non ci sono altre cose che possono dare certezze. Però per ora ha fatto bene”.

Le difficoltà della società

“La società è in difficoltà, lo abbiamo detto, ma Goretti è stato presentato come Ds, con Vanoli va d’accordo. Ora però deve essere sostenuto anche lui, la piazza deve considerare Goretti e non sminuirlo. Bisogna remare tutti dalla stessa parte“.

Fiorentina-Juventus come punto di svolta

“Tutto dipende dalle prossime due partite: se batti la Juventus riparte tutto, riparte l’ambiente, la testa dei giocatori, l’autostima e di conseguenza ritorni a giocare a calcio. Se va male, per Vanoli diventerà tutto più difficile, nonostante sia bravo a gestire e a imporsi. E’ un momento delicato, serve la vittoria”.

Conclude:
La Juventus fa sempre paura, ma non è la Juve di una volta, perché si, ha dei giocatori di qualità ma anche tanti problemi. Per ripartire e trovare l’abbraccio della gente questa è la partita giusta. Sabato ci sarà un ambiente spettacolare e i giocatori dovranno farsi coinvolgere con grinta, cuore, cattiveria, magari lasciando meno spazio al gioco, ma più al cuore. Ci sarà questo grande stimolo e spero che i giocatori lo percepiscano. Fiorentina-Juventus, negli anni 90, era una partita clamorosa, te la inculcavano da lunedì, era la partita della stagione. Dal primo giorno i tifosi caricavano l’ambiente e i giocatori, era una partita sentita, un po’ come succede a Roma tra Roma e Lazio. Veniva detto: ‘Mi raccomando, vinciamo con la Juve, l’importante è quello e poi vediamo come va il campionato’. Quell’attesa e quella rivalità sportiva tosta è andata un po’ a perdersi negli anni. Ora c’è sempre la Juve in testa, ma negli anni 90 era tutto più sentito. Sabato, però, tornerà quella antipatia che deve essere percepita dai giocatori, perché sarà un ambiente veramente tosto e caldo. I giocatori devono fare veramente una grande partita, perché in nazionale molti hanno fatto bene, ma ora è finita e devono pensare alla Fiorentina”.

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