
Firenze, stadio A.Franchi, 21.09.2021, Fiorentina-Inter, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com
Cinque partite, nove gol subiti, quattro difese cambiate: non è una filastrocca ma la fotografia del rendimento difensivo della Fiorentina di Italiano. Come scrive questa mattina La Repubblica, i nove gol incassati, media di 1,8 a gara, possono sembrare un campanello di allarme ma in realtà, per chi conosce il tecnico viola, sono una semplice conferma. Un dato di fatto vista la carriera e i numeri passati. Italiano subisce gol con le sue squadre, Fiorentina e Spezia, da ventuno partite consecutive, sedici con i liguri, cinque con i toscani.
L’ultima volta che ha mantenuto inviolata la porta è stata lo scorso 13 Febbraio nella vittoria bella e sorprendente contro il Milan. Da lì in poi una salvezza conquistata segnando un gol più dell’avversario e una partenza di spessore in viola con tre vittorie frutto di un ottimo rendimento offensivo. Il dato curioso e, più preoccupante, non sta nel numero dei gol presi quest’anno, ma nel timing delle reti subite. A parte il primo gol della Roma di Mkhitaryan tutte le altre otto reti sono avvenute nel secondo tempo. Segnale di un calo fisico che porta anche a deficit di concentrazione nella fase difensiva.
Una piccola chiave di lettura potrebbe essere la rotazione degli uomini e una linea che in quattro partite su cinque ha visto i suoi interpreti modificati: tranne che a Bergamo e a Roma — con la difesa Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi — nelle altre gare centrali e terzini destri si sono alternati. Da Odriozola a Benassi, da Quarta a Nastasic in diversi hanno avuto spazio.
Solo Biraghi è sfuggito a logiche di turnover e Terzic a logiche di rotazione. Anche in questo caso un elemento abituale di Italiano che pure a La Spezia cambiava uomini in difesa praticamente tutte le domeniche. Un modo per far sentire tutti importanti, non dare gerarchie e avviare un processo di democratizzazione dello spogliatoio. Una cosa insolita in Italia dove spesso si reclama continuità partendo proprio dal consolidare gli uomini difensivi.
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