
Come riporta l’edizione odierna de La Repubblica, la ‘ndrangheta avrebbe cercato di mettere le mani sui lavori per la realizzazione del centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli. E’ quanto emerge dall’indagine dei carabinieri del Ros per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, che ieri ha portato a cinque arresti nell’ambito di una più vasta operazione contro la criminalità organizzata in Toscana.
In base alle indagini l’azienda Cantini Marino srl di Graziano Cantini, con sedi a Vicchio del Mugello e Firenze, considerata direttamente controllata dalla cosca Gallace di Guardavalle attraverso le figure di Domenico Vitale e Nicola Chiefari, avrebbe progettato di estromettere dal cantiere del Viola Park la società Nigro srl, dell’imprenditore Giovanni Nigro che sta costruendo il centro. In una conversazione intercettata, il responsabile commerciale della Cantini srl, Nicola Verdiglione, illustra le sue intenzioni a Cantini.
“L’intenzione di Verdiglione, è quella di approcciare Nigro facendosi latore del ‘marchio Guardavalle”, ben sapendo che le origini calabresi dell’imprenditore lo rendano particolarmente sensibile alle dinamiche legate all’azione delle cosche”. E’ questo quello che possiamo apprendere nell’ordinanaz. Prima di muoversi Verdiglione chiede il consenso a Cantini, che dà il suo benestare: “Ditemi…. Io gli vado e gli riferisco”.
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