24 Novembre 2025 · Ultimo aggiornamento: 22:46

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Nazione: “Kean-Spalletti gli amici-nemici. L’attaccante non ha mai segnato a una squadra allenata dal mister”

Firenze, Stadio Franchi, 26.10.2025, Fiorentina-Bologna, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Nazione: “Kean-Spalletti gli amici-nemici. L’attaccante non ha mai segnato a una squadra allenata dal mister”

Redazione

20 Novembre · 09:21

Aggiornamento: 20 Novembre 2025 · 09:21

Condividi:

Oltre a Allegri e Palladino, c'è un altro allenatore che ha contribuito a cambiare il recente destino di Moise Kean

Oltre a Max Allegri e Raffaele Palladino, c’è un altro allenatore che ha contribuito a cambiare il recente destino di Moise Kean. E questi è Luciano Spalletti. Ovvero la persona che, dopodomani, se lo ritroverà di fronte come avversario per la prima volta dopo un anno e mezzo di lavoro condiviso in Nazionale. Una trama quasi ironica: l’allenatore che lo ha rimesso al centro del progetto azzurro – lasciando in dote al neo ct Gattuso un cannoniere di razza – dovrà adesso provare a disinnescare il potenziale di quell’attaccante che, in parte, ha contribuito a ricostruire. Perché Kean, oggi a caccia di conferme a Firenze dopo un’annata da 25 gol stagionali, non sarebbe certo lo stesso senza l’attuale tecnico della Juventus.

È stato infatti Spalletti a richiamarlo in azzurro dopo 734 giorni di assenza (provandolo anche da esterno) ed è stato sempre lui a incoraggiare il classe 2000 a sposare il progetto della Fiorentina, quando due estati fa il club viola bussò alla sua porta. Un endorsement silenzioso ma decisivo che si aggiunge a quello ricevuto in carriera prima da Allegri e poi da Palladino: tre allenatori, tre tappe di crescita e rinascita che Kean sta ancora completando. Sotto la gestione Spalletti, in Nazionale, i numeri hanno parlato chiaro: cinque convocazioni, tre gol e 423′ di impatto forte sul campo.

La scintilla scoccò immediatamente – a Malta, il 14 ottobre 2023, Kean mise a referto due assist nella prima partita col nuovo ct – e si alimentò fino all’ultima presenza sotto Spalletti: una doppietta in 20′ a Dortmund in Nations League alla Germania. Una prestazione che confermò ciò che il tecnico di Certaldo aveva ripetuto spesso: «Moise ha fisicità, forza ed è un lottatore. Fa salire la squadra, tiene palla e in più ha coraggio e personalità». Parole che ora sembrano quasi appartenere a un’altra epoca. Perché sabato, al Franchi, il tecnico che un tempo esultava per le reti del suo attaccante dovrà provare a impedirne almeno una. E non sarà semplice: Kean arriva alla sfida con la fame di chi vuole misurarsi contro un maestro e con la determinazione dell’ex che cerca sempre un varco per lasciare il segno.

C’è poi un dato che rende la storia ancora più avvincente: Kean non ha mai segnato a una squadra allenata da Spalletti e la Fiorentina non ha ancora vinto una partita in campionato. Due tabu paralleli, due questioni sospese. Dopodomani, però, tutto potrà cambiare in 90′. Perché il calcio ama le coincidenze ma ancor di più ama quando qualcuno decide di spezzarle. E Kean, davanti al suo ex ct, sembra avere proprio questa intenzione. Lo scrive La Nazione.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio