
Si è rincorso per tutta la giornata di ieri il sussurro «Ma si incontrano o no?». Intesi come Barone, Pradè e Burdisso da una parte; Italiano e lo staff dall’altra. Tra avvistamenti e contrordini, il vertice è stato rimandato a oggi. Niente colpi di scena. Ma solo un ’normale’ rinvio per impegni soprattutto di Barone. Il direttore generale viola è stato trattenuto più del previsto a Milano. Dunque il contatto risolutivo, dopo che le diplomazie sono state molto indaffarate di recente, andrà in scena oggi, probabilmente in mattinata. Come detto, comunque, le carte – quelle del contratto da firmare – sono sul tavolo.
Anche i termini della ’nuova’ intesa sono intuibili: adeguamento del contratto e prolungamento dell’accordo almeno fino al 2024, con ipotizzabile estensione fino al 2025. Dunque un anno in più rispetto al precedente accordo, trasformando l’opzione in certezza e allungandola a quello successivo. Insomma, reciproca soddisfazione da entrambe le parti.Il discorso successivo, appena messa la firma, scivolerà sul mercato. Ammesso e non concesso che non sia già accaduto. Sicuramente il direttore generale viola avrà avuto modo di scambiare idee e opinioni a quattrocchi con Rocco Commisso, dopo il suo viaggio negli States, confermando la volontà del club di proseguire nel percorso di crescita intrapreso nella stagione appena conclusa. Lo scrive La Nazione.