
Erano insieme, ieri sera. Il patron della Fiorentina Rocco Comisso e il sindaco Dario Nardella hanno festeggiato insieme il passaggio in finale di Coppa Italia, un obiettivo che i viola non raggiungevano da nove anni. Ci sarà il pienone allo stadio Olimpico di Roma il 24 maggio. Per sostenere la Fiorentina, che affronterà l’Inter, ci sarà un esodo di massa. Nel clima festante di ieri il presidente gigliato ha avuto occasione di approfondire alcuni temi caldi sul futuro della gestione dello stadio Franchi. Ma prima dell’inizio del match sono arrivate frecciate da direttore generale del club viola, Joe Barone, indirizzate a Palazzo Vecchio: «Abbiamo fatto tanto negli ultimi quatrro anni, ci troviamo a buon punto con la programmazione – dice – In due anni abbiamo fatto un centro sportivo, purtroppo non ci siamo sullo stadio. Volevamo fare un investimento ma è tutto nelle mani del Comune. Quando si lavora insieme, abbiamo visto con Bagno a Ripoli, si riesce a ottenere tutto».
Un prodromo delle scintille che arriveranno oggi? Prima di tutto c’è da portare a casa la convenzione. Anche se la firma arriverà oggi, l’accordo aveva già ieri il crisma dell’ufficialità. D’altronde la scadenza dei termini è ormai prossima, entro il 30 aprile la società viola dovrà comunicare alla Figc l’impianto nel quale la Fiorentina intederà giocare la prossima stagione. Dead line improrogabile, considerato che la Federazione dovrà poi informare la Uefa. Ovvio che non ci saranno slittamenti, a meno di clamorosi ribaltoni dell’ultimo minuto. L’accordo c’è: rinnovo di un anno a 650mila euro. Ma nel patto si nota come la Fiorentina stia stringendo i rubinetti: i posti destinati al Comune non saranno più 110 com’è stato fino a questa stagione, dalla prossima saranno 30. In questo momento Palazzo Vecchio non si metterà a discutere per i posti. Nell’attesa di capire come si comporterà il governo dopo che Lady Pnrr Céline Gauer ha imposto che venissero stralciati i progetti degli stadi di Firenze e Venezia per concedere la terza rata del recovery fund all’Italia da 19 miliardi. L’assegno sarà virtualmente staccato i primi di maggio. Ma cosa succederà con i fondi per Firenze? Il governo darà seguito al decreto interministeriale con erano stati concessi i 55 milioni lo scorso anno? Fra gli stessi ministri ancora non c’è accordo.
Il senatore Matteo Renzi continua a cavalcare la via dell’emendamento che consenta a Commisso di buttare giù le curve e realizzare il progetto di Marco Casamonti. Un assist è arrivato anche da Barone ieri sera, quando ha detto che «volevamo fare un investimento» ma «tutto è nelle mani del Comune». Sottolineando, peraltro, il bel progetto realizzato con il Viola Park a Bagno a Ripoli, per dire che «quando si lavora insieme» (al sindaco Francesco Casini, ndr) «si riesce a ottenere tutto». Per le nuove puntate, basta aspettare poche ore. Lo scrive La Nazione.
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