Prima l’espulsione dal campo, poi quella dal Toro. Sinisa Mihajlovic paga a caro prezzo la sconfitta nel derby di Coppa Italia allo Stadium: dopo l’eliminazione ai quarti del torneo, con un 2-0 netto nonostante le recriminazioni per il secondo gol viziato dal fallo di Khedira su Acquah, è arrivata la clamorosa decisione di Urbano Cairo di esonerarlo. Il presidente granata non era presente sugli spalti per Juve-Toro, ma nel cuore della notte avrebbe deciso di cacciare il tecnico serbo.
Il condizionale è d’obbligo perché non ci sono ancora ufficializzazioni da parte del Torino, ma l’esonero sarebbe stato già comunicato a Mihajlovic da parte dello stesso Cairo. Il Toro ora dovrà prendere un allenatore in tempi brevi e la pista più probabile porta a Walter Mazzarri, disoccupato e da tempo in attesa di un segnale da parte dei granata.
Il colpo di scena arriva dopo l’ennesima delusione di una stagione negativa e può essere stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Cairo aveva sempre difeso pubblicamente Mihajlovic, nonostante i malumori dei tifosi e risultati scadenti (20 pareggi in 39 partite di campionato nel 2017 concluso con l’inutile 0-0 con il Genoa). L’ultima spiaggia sembrava essere quella di Toro-Bologna, sfida in programma sabato prima della sosta invernale, ed invece la situazione è precipitata. Mihajlovic non si era presentato in conferenza stampa dopo la sconfitta nel derby: la giustificazione era per la troppa rabbia accumulata per l’errore di Doveri sul gol di Mandzukic, ma probabilmente l’allenatore aveva già intuito che cosa poteva accadergli e ha preferito restare in silenzio.
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