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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Manca la giusta rabbia ai giocatori, i tifosi invece ormai sono saturi di rabbia e frustrazione. Con il  Crotone prova importante

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Editoriali

Manca la giusta rabbia ai giocatori, i tifosi invece ormai sono saturi di rabbia e frustrazione. Con il Crotone prova importante

Francesco Pistola

17 Gennaio · 22:57

Aggiornamento: 17 Gennaio 2021 · 22:57

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Non ho le statistiche a portata di mano, e ha dirla tutta, manco me ne importa, ma penso che la Fiorentina non perdeva con 6 gol di scarto da tempo imprecisato.

Servirebbe la coppia Doc Brown e Marty Mc Fly a bordo di una Delorean per andare a trovare nel tempo passato una sonora sconfitta come quella di oggi.

Per spostarci dal cinema alle serie tv, nemmeno la prima volta che ho visto Bob in Twin Peaks, ho avuto tanta paura come oggi.

Ovviamente la mia paura non è concentrata sulla sconfitta di oggi, ci mancherebbe.

La mia paura nasce dal fatto che questi giocatori senza verve (avrei voluto dire altro) non hanno nemmeno la forza di chiedere un cartellino giallo all’arbitro.

Non c’è un leader, che prenda la squadra per mano nei momenti migliori e che quando invece la squadra non gira si faccia sentire.

La persona che più rappresenta la Fiorentina in questo momento è Dragowski, l’unico che urla, l’unico ad avere la verve (aridaje, co sta verve!) per spingere i suoi compagni di squadra  nei momenti sotto pressione.
Non si può affidare il peso di una squadra con un blasone come la Fiorentina ad un ragazzo del 97.

Ribery dovrebbe avere tutto il carisma necessario per poter svolgere questo ruolo, ma il Francese appare spesso stanco e passa almeno 5 minuti a partita a toccarsi le gambe e le caviglie.

Ribery è un fuoriclasse sia chiaro, ma non è Ibrahimovic. Non ha la cattiveria giusta, e se spesso appare stanco e dolorante la squadra ne risente, nel vedere il giocatore simbolo a pezzi.

Fanno molto pensare le parole di Prandelli a fine gara in questo senso, dove ha spiegato chiaramente di vederlo spesso in affanno.

Allora parliamoci chiaro, ma perché Cesare non trova il coraggio di mettere un po’ fuori il Francese e si dedica un po’ alla crescita di Kouamè?

L’Ivoriano non è Ribery, ma visto che la sua vendita è sfumata, e dobbiamo tenercelo, perché non ci concentriamo sulla crescita di questo ragazzo?

Caro Cesare, lascia fuori Ribery e Callejon (che ha impegni fotografici più importanti) e concentrati sul duo Kouamè-Vlahovic, non sono due punte come qualcuno erroneamente ci vuole far pensare.

Gioca con un centrocampo a tre con Bonaventura alle spalle di Vlahovic e Kouamè. È nelle partite con le due punte che si è visto gioco ed occasioni da gol.

Presentarsi oggi al DAM con Castrovilli ed Amrabat ed il tridente è stato un azzardo inutile, e la cosa peggiore che hai continuato così anche nel secondo tempo, salvo rinsavire verso la fine.

La Fiorentina alla fine non era partita nemmeno male, ma non appena il Napoli ha capito che doveva coinvolgere anche il portiere (altro spunto interessante) Bakayoko e Demme sono venuti fuori avendo più tempo di gioco, e ci hanno massacrato!

Questa partita a differenze di altre non ci lascia niente, tranne una tristezza infinita e la rabbia nel cuore!

Se anche i giocatori stanno vivendo questa sensazione di rabbia e frustrazione è meglio che la usino nel prossimo match contro il Crotone, perché c’è un limite a tutto.

Abbiamo bisogno di dare un calcio alla bandierina così come fece Kouamè quando segnò contro l’Inter, e liberarci da questa situazione di impotenza.

Il mercato viola, è ancora fermo, ma siamo sicuri che dopo lo spettacolo a cui ha assistito oggi, il presidente Commisso sia pronto ad accendere i motori della sua potenza economica.

Sarà arrabbiato sicuramente per lo stadio, ma deve capire che i tifosi, oltre allo stadio vogliono anche iniziare a vincere.

A Firenze manca un trofeo da più di venti anni, e l’anonimato a cui è sottoposta la Fiorentina da almeno 4 anni ha anche stancato adesso!

Per concludere come abbiamo iniziato, ispirandoci al cinema ed alle serie tv, ci auguriamo di vedere a breve gli 11 calciatori di Fuga per la Vittoria, dove un manipolo di giocatori capitanati da Pelé, senza gloria e senza tecnica e con la sola tenacia di uomini veri, riuscirono a pareggiare contro una squadra di professionisti, trovando la vittoria e la libertà

Ecco questo serve domenica, la libertà di pensiero e la mancanza di paura, avanti viola!

di Francesco Pistola

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