Vlahovic o Kouame. Kouame, o Vlahovic. Questo è il dilemma. Ogni settimana la solita storia. Un ballottaggio perenne. Un dubbio perenne che, fino ad oggi, Beppe Iachini ha risolto (quasi) sempre a favore dell’ex attaccante del Genoa. Con un’eccezione: la sfida con la Sampdoria nella quale, complice l’assenza di Ribery, il punto interrogativo non aveva ragion d’essere. E infatti, contro i blucerchiati, son partiti tutti e due dal primo minuto. Domenica però, FR7 ci sarà. E allora rieccoci: Vlahovic, o Kouame? Eppure, si sa, tra i due litiganti (spesso) il terzo gode. Ed il terzo in questo caso si chiama Patrick Cutrone. Certo, i precedenti non lo fanno ben sperare. In questo campionato l’ex Milan è stato il grande sacrificato: nessuna presenza da titolare, e la miseria di 41 minuti giocati. E pensare che nel finale della scorsa stagione era stato capace di ribaltare le gerarchie, rispedendo Vlahovic in panchina a suon di gol: 4, nel post lockdown. I suoi primi mesi in viola comunque, son stati tutto sommato buoni: 21 presenze tra campionato e Coppa Italia (di cui 11 da titolare), 944 minuti giocati, con 5 reti e due assist. In pratica, tra gennaio e agosto, Patrick ha segnato un gol ogni 188 minuti. Uno ogni due partite, più o meno. Una media che, proiettata su un torneo intero, lo vedrebbe chiudere tra i 16 e i 18 centri.

Lo hanno detto (più o meno) tutti. Iachini in primis che, nei colloqui con i dirigenti, aveva espressamente chiesto un giocatore da 10-15 gol. Dimenticandosi, evidentemente, di Cutrone. Un (retro)pensiero che ha trovato conferma nei fatti visto, appunto, lo scarsissimo impiego in questo avvio di 2020/2021. Scarsa fiducia? Forse. Secondo qualcuno invece ad incidere sarebbe quella famosa clausola che, al raggiungimento delle 26 partita da titolare, farebbe scattare l’obbligo di riscatto (dal Wolverhampton) per 18 milioni di euro. Tanti. Probabilmente troppi se non si è convinti al 100 per cento nelle sue potenzialità.
Parlare sul campo, e sfruttare ogni minima occasione. È questa la sua missione. E pazienza se, anche domenica (con lo Spezia) Iachini pare intenzionato a lasciarlo in panchina. Kouame, o Vlahovic? Il dilemma, sembra sempre lo stesso. Patrick, però, c’è. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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