Secondo quanto riportato da La Repubblica – Firenze, Vanoli sembra orientato a proseguire con il 3-5-2: cambiare modulo ora sarebbe troppo rischioso e introdurre nuove idee in modo affrettato non aiuterebbe un gruppo che ha bisogno di certezze per risalire dall’ultimo posto in classifica. Per questo, nelle doppie sedute di questi giorni al Viola Park, il tecnico sta insistendo su un sistema che la squadra già conosce, pur inserendo alcuni principi nuovi. Il primo riguarda l’aspetto mentale, ma le correzioni tattiche coinvolgeranno ogni reparto. A centrocampo – un settore che secondo Vanoli presenta qualche lacuna a livello di caratteristiche – il lavoro principale ruota attorno al ruolo di play, con Nicolussi Caviglia in primo piano.
Al momento, i tre centrocampisti visti a Genova restano i titolari da cui ripartire anche contro la Juventus, grazie al mix equilibrato di qualità che offrono. Sulle fasce, nella visione del tecnico, Dodô e Gosens sono considerati elementi imprescindibili, con Fortini e Parisi come alternative. In attacco, invece, risulta difficile immaginare una convivenza tra Piccoli e Kean. Vanoli chiederà agli attaccanti compiti chiari e semplici: alla punta centrale meno ricerca della profondità e più lavoro spalle alla porta; al trequartista la capacità di giocare vicino al centravanti, sfruttarne le sponde per allargare il gioco e rifinire l’azione. Pochi principi, semplici e concreti, per ottenere risultati e costruire la fiducia necessaria per aprire in futuro anche ad altri moduli.
