
E’ il giorno di Nico Gonzalez. La Fiorentina lo attende per oggi al centro sportivo dopo averlo ‘perso di vista’ per dieci giorni. L’esterno ha risposto alla convocazione di Scaloni, nonostante che tutti fossero a conoscenza delle sue non ottime condizioni fisiche. Il Ct argentino è stato però di parola: nessuna forzatura, nessuna partita. Ed anche nessun allenamento in gruppo. Nico si è allenato in modo differenziato, perché dopo lo spezzone con gol giocato contro il Verona il problema al tallone è tornato a far capolino. Quel che si pensava risolto si è di nuovo manifestato. In ottica Atalanta rimane particolarmente complesso immaginarlo in campo. Se oggi darà buoni segnali e troverà continuità di allenamento nei prossimi due giorni, potrà al massimo andare in panchina. E questa somiglia più ad una speranza che ad una certezza.
Va da sé che averlo a disposizione sarebbe già importante, seppur part time. Lo ha dimostrato contro il Verona: può bastargli poco per far male. In fondo, pur avendo giocato pochissimo è il capocannoniere della squadra con 2 gol. In chiave Mondiale la situazione andrà monitorata settimana dopo settimana. Scaloni lo aspetterà fino all’ultimo, questo è certo. Gonzalez è parte del gruppo, è stata una sua ‘intuizione’ in tempi non sospetti. La rosa dell’Argentina per il Mondiale sarà stellare, soprattutto in attacco, ma Nico un posto lo avrebbe assicurato. Eppure in questi giorni di ritiro gli è stato fatto presente che servirà una condizione fisica accettabile. E soprattutto servirà continuità nelle prossime 12 partite che attendono la Fiorentina.
Scaloni può scegliere e, anche se stima Nico, non lo porterà in Qatar per una gita premio se non sarà vicino al 100% della forma. Rumors parlano di un duello con Lucas Ocampos dell’Ajax, nel caso in cui il viola dovesse continuare a palesare i problemi al tallone. La sua duttilità lo ha reso uno degli intoccabili di Scaloni, che lo ha fatto giocare anche terzino all’inizio della sua esperienza alla guida dell’Albiceleste. Esterno offensivo, all’occorrenza prima punta. In una nazionale con pochi centimetri davanti lui è uno dei pochi bravi nel gioco aereo. Per alzare il pallone è fondamentale. Tutte qualità che fanno gola anche ad Italiano, che spera davvero di poterlo riavere in fretta nel pieno della forma. Anche perché Nico ha già dimostrato di essere quello che vede la porta meglio di tutti. Lo scrive La Nazione.
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