Otto giorni dopo è di nuovo campionato. E la Fiorentina si ripresenta e riparte dal Franchi. Nel mezzo, è vero, c’è stato anche quel capitolo della coppa Italia, la sconfitta con l’Empoli e l’eliminazione dalla competizione. Ma il derby era ed è stata una partita atipica. Giocata con una condizione psicologica a limite e costruita nei giorni difficili, complicati e dolorosi, volati in fretta dopo il dramma di Edoardo Bove.
Otto giorni dopo, invece, è di nuovo campionato e Fiorentina-Cagliari, sfida di mezzogiorno e mezzo, rappresenta la prima vera e concreta tappa che la squadra viola deve vivere come una ripartenza. Ripartenza senza quel ragazzo arrivato dalla Roma, è vero e sacrosanto. Ma ripartenza anche nella direzione di quanto la Fiorentina era riuscita a mettere bene in fila nelle settimane scorse (prima appunto di quel maledetto minuto 17 del match contro l’Inter), concedendosi sogni, regalando emozioni e marciando a testa alta nella direzione della Champions.
Ed è da qui che si dovrà riaccendere il motore della Fiorentina. Motore inceppato in coppa Italia (per la condizione psicologica del gruppo), e che adesso ha l’obbligo e il dovere _ magari proprio nel nome di Bove _ di riprendere a girare nella direzione giusta. La Fiorentina contro il Cagliari cercherà di costruire una vittoria che la terrà bella inchiodata alla zone più pregiate della classifica.
Magari con uno sguardo molto attente e interessato a quanto poi accadrà fra Napoli e Lazio. Ma soprattutto la Fiorentina contro il Cagliari dovrà far rivedere che tatticamente, il 4-2-3-1 di Palladino era davvero una formula magica, che giocatori come Kean possono risolvere la partita in qualsiasi attimo, che l’arte calcistica di ragazzi come Adli, Cataldi e Gosens è garanzia di spettacolo e risultati.
Poi, certo, ci sarà da capire chi dovrà prendersi sulle spalle l’eredità tattica di Bove. Sottil in primissima fila e poi il ’recuperante’ Gud sono i candidati giusti per evitare, almeno in questa fase di ripartenza, di snaturare il modulo che Palladino ha plasmato con tanta cura, anche se nessuno (ma proprio nessuno) oggi come oggi può prendersi la briga di giurare che la Fiorentina senza l’ex giallorosso non vivrà anche una mutazione tattica, magari in attesa del mercato che scatta fra poco più di venti giorni.
Tutto questo rispettando le peculiarità di un Cagliari che arriva a Firenze come ‘squadra piccola’ ma che può permettersi il lusso _ proprio come è stato per l’Empoli in coppa Italia _ di affrontare la Fiorentina senza pressioni stressanti. Nicola è allenatore attento e concreto e ha in Piccoli un elemento offensivo difficile da controllare, oltre a un Luvumbo abile spina nel fianco di qualsiasi avversario. Si riparte, insomma, ancora al Franchi, otto giorni dopo che il cronometro del pallone viola si è fermato con quanto accaduto a Bove. Oggi quel cronometro però deve riprendere a correre con la lancetta puntata in direzione della Champions. Lo scrive La Nazione
LE PAROLE DI PALLADINO A POCHE ORE DALLA PARTITA CONTRO IL CAGLIARI
1 commento su “La Fiorentina vuole ripartire, l’obiettivo è la Champions. Con un occhio a Napoli-Lazio…”