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Italiano a confronto con la squadra, obiettivo risolvere il problema attaccante: Beltran trequartista?

Rassegna Stampa

Italiano a confronto con la squadra, obiettivo risolvere il problema attaccante: Beltran trequartista?

Redazione

23 Settembre · 13:20

Aggiornamento: 23 Settembre 2023 · 13:22

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Firenze, Stadio Artemio Franchi, 17.09.2023, Fiorentina-Atalanta, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

La partita di Genk non deve diventare per la Fiorentina un punto di non ritorno. Alla settima gara senza reti dei suoi centravanti, Nzola e Beltran, cioè la parte più consistente del rinnovamento estivo, i viola hanno prodotto il meglio della loro capacità offensiva attraverso un difensore centrale goleador (Ranieri), peraltro indirizzato al secondo centro della sua splendida serata dall’assist di un compagno di reparto (Milenkovic). Quest’ultimo, inoltre, ha fallito il colpo del ko nella ripresa su assist proprio di Ranieri.

E’ come se nella Fiorentina la logica del pallone si fosse ribaltata, conseguenza diretta della fatica che fanno Nzola e Beltran a diventare terminali del gioco (in Belgio occasione sprecata dal primo, mai pericoloso il secondo che non può giocare nel modo che viene chiesto all’angolano). Ecco perché bisogna dare un peso rilevante alle parole dette da Vincenzo Italiano alla vigilia dell’esordio in Conference: sollecitato nuovamente sul quesito se non sia giusto o meno far giocare insieme l’ex Spezia e l’argentino, il tecnico ha ammesso che «sì, ne ho parlato con la squadra». Aggiungendo però che la Fiorentina ha un suo equilibrio con Bonaventura trequartista/centrocampista e che al momento è giusto andare avanti così.

Ma è il fatto di averne parlato alla squadra che è importante, visto che il tecnico, di base, vorrebbe andare avanti con la formula attuale. Il confronto, anche all’interno del gruppo viola, è evidentemente iniziato. E Italiano, mentre aspetta che almeno uno dei due si sblocchi e gli tolga la gatta da pelare, sta riflettendo su una Fiorentina con due punte. Se è vero che Nzola deve fare il centravanti boa e attaccare la profondità, Beltran, con la sua capacità di giocare nello stretto, è l’attaccante che può sfruttare gli spazi aperti dal compagno. Un anno fa Jovic e Cabral ebbero pochissime occasioni di giocare insieme (e mai dall’inizio), oggi la storia si è finora ripetuta, ma con una differenza: le qualità delle due punte viola attuali fanno pensare a una coppia meglio assortita rispetto alla scorsa stagione.

Adesso la Fiorentina ha l’assoluta necessità di trovare i gol dei suoi centravanti e Italiano non può non ragionarci sopra. Il tecnico lo sta facendo, ma ci sono dei principi in gioco: l’equilibrio che garantisce Bonaventura (di cui, oltre a Barak, si è voluto un altro potenziale replicante, Infantino, che Italiano stima molto) e soprattutto il fatto che le due punte significherebbero l’ipotesi di non giocare con due esterni di attacco, uno dei cardini del calcio di Italiano. Il quale, nella sua esperienza viola, ha sì modificato la Fiorentina (dal 4-3-3 al 4-2-3-1) ma senza mai derogare da questo input tattico.

Continuando a non derogare (stravolgere, peraltro, è un rischio), Italiano potrebbe trovare la soluzione nel proporre l’argentino trequartista, altro concetto che il tecnico sta valutando. Si perde qualcosa a centrocampo per avere più forza offensiva. Del resto, contro il Lecce, nell’azione del gol di Duncan, Beltran ha fatto una cosa da trequartista inventando il filtrante per Arthur che ha poi servito l’assist al ghanese. E anche con l’Atalanta la rete decisiva di Kouame è nata da un’iniziativa dell’argentino (con due nerazzurri saltati) distante dall’area avversaria. L’ex River si muove, arretra, gira, dribbla: che succederebbe se, partendo dieci metri dietro, si infilasse poi negli spazi creati da Nzola e andasse al tiro? Su questo ragiona Italiano, che sa bene di potersi anche affidare ad un doppio trequartista (diciamo il famoso albero di Natale, il 4-3-2-1): Beltran, appunto, e Nico Gonzalez, uno che nella Fiorentina ormai può fare tutto (ma non domani a Udine, visto lo stop imposto dal problema al costato accusato a Genk).

In questo caso, però, si torna al punto di partenza: la Fiorentina cambierebbe decisamente e addio agli esterni. Su tutto questo le riflessioni sono aperte all’interno del gruppo viola. E la via del compromesso è già realizzabile: non partire col doppio centravanti ma ampliare il tempo in campo della coppia durante la partita, a seconda delle necessità. Di certo, una soluzione va trovata e Italiano lo sa bene. E’ una stagione importante per la Fiorentina e i gol di Nzola e Beltran servono. Eccome se servono. Lo scrive il Corriere dello Sport

IL RACCONTO DI ARRIGO SACCHI

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