Non è il calcio a riportarlo dentro il Franchi. Vittorio Cecchi Gori ieri è tornato dentro lo stadio di Firenze per girare alcune immagini di un documentario sulla sua vita che uscirà nei prossimi mesi.
Inutile consegnare ulteriori giudizi su uno dei presidenti più discussi della storia viola tra picchi verso l’alto (trofei vinti) e verso il basso (fallimento). Meglio far parlare direttamente lui. «Il rimpianto è di non essere riuscito a vincere uno scudetto. Ci è mancato un pelo, soprattutto quando avevamo anche Edmundo», viola campioni d’inverno nel 9899, ma finiti terzi a 14 punti dal Milan campione.
Poi sul calciatore che non è riuscito a portare a Firenze per un niente. «Thuram. Con lui lo scudetto lo avremmo vinto sicuramente nonostante tutti i nemici».
«Il giocatore del cuore? Molti in realtà, da Rui Costa a Batistuta, passando per Edmundo e Toldo» dice l’ex presidente. «Io credo che la Fiorentina di quest’anno sia la migliore vista da quando non ci sono piu io, bella e fresca. E Chiesa è un giocatore che potrebbe farmi salire in piedi sulla balaustra della tribuna (gesto celebre del passato, ndr), ma non voglio dire cosa dovrebbero fare del suo futuro. Come non sono tornato allo stadio a vedere le partite. Perché non voglio essere strumentalizzato, e sicuramente accadrebbe.”
La Gazzetta dello Sport