Il tema del taglio degli stipendi, che i proprietari hanno in mente da giorni. Ieri il presidente della Figc Gravina ha dato una netta apertura. “In questo momento di emergenza – ha osservato a Radio 24 – il taglio degli ingaggi dei giocatori non è un tabù. In Lega domani è prevista una riunione informale delle società che discuteranno di questo tema per arrivare a una bozza da sottoporre all’Aic nel corso della prossima riunione del tavolo “sindacale”. E’ chiaro che ci sarà molto da discutere soprattutto sulla percentuale del taglio. Ed è scontato anche che non potrà esserci una decurtazione comune per tutti: i calciatori al minimo sindacale e quelli sotto una certa cifra, magari, saranno risparmiati; la percentuale del taglio invece aumenterà con l’aumento de- gli emolumenti, in base a fasce di reddito prestabilite. I proprietari hanno ipotizzato decurtazioni dei contratti tra il 20% e il 30%”. Tanto per fare un esempio, Cristiano Ronaldo, che guadagna 31 milioni di euro netti, lascerebbe sul tavolo nella peggiore delle ipotesi 9 milioni. Ieri sull’argomento ha preso posizione anche il numero uno del sindacato giocatori, Damiano Tommasi: “Il tema della sostenibilità del calcio durante e dopo questa crisi globale – ha detto all’Ansa – è ovviamente di estremo interesse per tutti quelli che vivono in questo sistema, calciatori compresi. Tutti abbiamo l’interesse che l’equilibrio economico venga preservato e proprio per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento”. Lo riporta Il Corriere dello Sport.