Cagliari-Bologna, il racconto della partita. Vince la squadra di Italiano per 0-2:
Quaranta giorni dopo l’ultima volta il Bologna torna a vincere. A Cagliari la formazione di Vincenzo Italiano, grazie a un gol per tempo con le firme di Orsolini e Odgaard, ritrova un successo che in campionato mancava da quattro partite, il secondo in assoluto in questo campionato. Per i rossoblù, invece, arriva il secondo k.o. consecutivo.
Il match parte subito forte, con un bel ritmo in mezzo al campo e il Cagliari che in apertura si lascia preferire contro un Bologna che un approccio invece piuttosto timido. Doppia occasione immediata per i padroni di casa, con Skorupski che si supera su un tiro-cross di Piccoli deviato da un compagno. Gaetano pure mette i brividi alla difesa di Italiano. La squadra di Nicola viene spinta dalla sua gente, ma non riesce a passare.
Col passare dei minuti, però, il Bologna cresce e comincia a prendere le misure in mezzo al campo. Le occasioni migliori capitano sul piede di Orsolini: un tiro ribattuto da Orsolini, ma soprattutto il pallone lavorato da Ndoye che il numero 7, dall’interno dell’area di rigore, spara incredibilmente alto. Poco dopo, però, si fa perdonare: ancora Ndoye in rifinitura, velo di Castro e Orsolini si esibisce in un doppio passo e destro sul primo palo che becca impreparato Scuffet. E il primo tempo si chiude sullo 0-1.
Cinque minuti di secondo tempo e il Bologna si porta sul 2-0. Lucumì sale sulla sinistra e mette un pallone al limite dell’area, sinistro di prima intenzione di Odgaard e palla alle spalle di uno Scuffet partito in ritardo sul tiro. E da lì, per i ragazzi di Italiano è più amministrazione che altro. Nicola le tenta tutte, fa tutti e cinque i cambi ma a parte un tiro di Gaetano e qualche miglioramento nell’intensità non c’è altro. Il Cagliari non si scalda, il Bologna gestisce e tiene il risultato fino alla fine. Al triplice fischio i rossoblù festeggiano il ritorno al successo 40 giorni dopo l’ultima volta.
Vince 1-0 il Lecce contro l’Hellas Verona al Via del Mare nell’anticipo della 10^ giornata di Serie A.
VAR protagonista, espulso Tchatchoua. Il Lecce gioca molto meglio dell’Hellas Verona nel primo tempo, ma non sfonda. L’inizio di match è molto equilibrata, con entrambe le squadre che cercano di studiarsi ed escono con difficoltà dalla propria metà campo, poi però i salentini si dimostrano più reattivi e intraprendenti, sfruttando soprattutto la verve di Patrick Dorgu, che a destra è sicuramente un fattore. Al 23′ il danese colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo e batte Perilli, ma il direttore di gara, aiutato dal VAR, ravvisa una sua irregolarità su Tchatchoua e annulla la rete dell’1-0 agli uomini di Gotti, che continuano a premere. Al 36′ è ancora una volta l’esterno a battere l’estremo difensore ospite con un destro incrociato sul secondo palo, però, come in precedenza, il VAR strozza l’urlo in gola al 2004, fermato per una posizione di fuorigioco. L’ultimo sussulto della prima frazione lo regala… Dorgu, che al 41′ si invola verso la porta avversaria e viene atterrato da Tchatchoua al limite: per Mariani è fallo da ultimo uomo e cartellino rosso per Tchatchoua. Krstovic calcia alto, ma ora la gara è in salita per gli uomini di Zanetti.
Dorgu la sblocca, l’Hellas Verona resta in 9. Piove sul bagnato per i gialloblù, che al 51′, dopo pochi minuti della ripresa, subiscono il gol dell’1-0 dal Lecce: grandissima azione a sinistra da parte di Banda che sposta la palla sul destro e crossa in maniera molto pericolosa sul secondo palo, a centro area Coulibaly non tocca e così Dorgu appoggia la sfera in rete di testa. L’arbitro inizialmente annulla per fuorigioco, poi il VAR, per una volta, aiuta i salentini, che sbloccano il match.
Nonostante l’inferiorità numerica Suslov prova a scuotere i suoi da fuori area su punizione, ma non inquadra la porta e così è la squadra di Gotti a sfiorare due volte il raddoppio: prima Mosquera salva spedendo in corner la sponda di Gaspar, poi Pierret con il sinistro spedisce la sfera sul fondo. Il crollo mentale dell’Hellas Verona diventa ancora più evidente all’83’, quando Belahyane viene espulso, con il secondo giallo rimediato per proteste: in 9 uomini gli scaligeri tentano l’impossibile con la forza della disperazione, ma rischiano solo di capitolare nuovamente e impensieriscono Falcone.
LE PAROLE DI PALLADINO A DUE GIORNI DA GENOA-FIORENTINA
Palladino: “Contro il Genoa metterò la formazione migliore. Spero che Comuzzo sia a disposizione”