10 punti in classifica ed un inatteso secondo posto alle spalle della Juventus, è questa la tanto imprevista quanto esaltante situazione della Fiorentina dopo le prime cinque giornate di campionato.
Lo scenario si fa ancor più entusiasmante se si tiene in considerazione il solo rendimento casalingo: dove la Viola, fin qui, ha ottenuto il massimo bottino possibile. Tre vittorie su tre, nove punti conquistati sui nove a disposizione e ben dieci reti messe a segno a fronte dell’unica subita. En plein, insomma.
Il “Franchi”, almeno in questo inizio di stagione, sembra tornato ad essere un fortino inespugnabile… Un campo di battaglia nel quale non si fanno prigionieri. La mente allora corre inevitabilmente agli anni dell’epopea prandelliana ma anche ai più recenti fasti della Fiorentina guidata da Vincenzo Montella, quando Firenze non poteva certo essere considerata come una tappa della consueta scampagnata domenicale.
Se il rendimento delle squadre guidate dal tecnico di Orzinuovi non può che definirei superlativo, con il 66% di vittorie ottenute nelle partite disputate tra le mura amiche (ben 240 punti conquistati sui 363 disponibili) tra il 2005 ed il 2010, anche quello delle formazioni dell’aeroplanino è da ritenere più che sufficiente, con 41 vittorie conquistate nei 78 match disputati in viale Manfredo Fanti.
Discorso a parte, invece, per la Fiorentina di Pioli: che nella scorsa stagione ha vinto solo 9 delle 20 gare svoltesi al “Franchi”. Una percentuale del 45% che però, alla luce dell’avvio travolgente, è destinata a migliorare, grazie anche – e sopratutto – alla spinta di una tifoseria sempre e comunque presente.
30.000 cuori che battono all’unisono, 60.000 occhi puntati sul terreno di gioco ed un trasporto emotivo che non può lasciare indifferenti gli interpreti in campo. Ecco che allora la giocata impossibile diventa improvvisamente la normalità, la faticosa corsa in più in favore del compagno in difficoltà si trasforma in uno sforzo alla portata e la traiettoria così complicata da leggere risulta facilmente prevedibile.
Non resta che vedere quale sarà l’impatto del “Franchi” alla prova di un avversario di tutt’altra caratura rispetto ai vari Chievo Verona, Udinese e Spal. Per l’occasione propizia sarà necessario attendere il prossimo impegno casalingo, quando i ragazzi di Pioli – domenica 30 settembre – ospiteranno l’Atalanta.
Gianmarco Biagioni