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Guanciale: “Temo che Italiano vada via. Juve? Quando ci giochiamo contro spero venga annientata”

Rassegna Stampa

Guanciale: “Temo che Italiano vada via. Juve? Quando ci giochiamo contro spero venga annientata”

Redazione

12 Marzo · 09:45

Aggiornamento: 12 Marzo 2023 · 09:45

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Scrive La Gazzetta dello Sport, Lino Guanciale parla di sport con straordinaria competenza, muovendosi dal calcio (tifa Fiorentina da sempre, come suo padre) al rugby (ha vestito la maglia azzurra dall’Under 16 all’Under 19). L’attore di Avezzano, 43 anni, appena tornato su Rai 1 con la seconda stagione de Il Commissario Ricciardi, analizza senza retorica diversi scenari, dalla mancanza di progettualità della Viola. «Spero di vedere una Viola laboratorio Il nostro calcio deve ispirarsi al rugby»

Della Fiorentina di oggi che cosa pensa?

«A me Italiano piace, credo sia tra i tecnici con l’idea di calcio più divertente».

Chi altro con lui?

«Guardo sempre le squadre di Sarri, ma non posso dire lo stesso per quelle di Allegri o di Mourinho. Quando la tattica prevale sulla voglia di costruire un bel gioco vacillo. Per Zeman infatti provavo vero amore, mi dispiace non averlo mai visto a Firenze».

Torniamo alla Viola di oggi. «Abbiamo giocatori di valore e apprezzo si cerchi di fare un mercato intelligente senza spendere cifre folli, ma mi dispiace che non si riesca a trovare continuità. Vorrei che Firenze tornasse a essere un laboratorio come con Prandelli o Paolo Sousa. Certo, serve pazienza, ma non si possono rivoluzionare le squadre ogni 2 minuti, facciamo lavorare tranquilli gli allenatori».

Teme che Italiano vada via?

«Un po’ sì. Invece sarebbe davvero importante trattenerlo e avviare con lui un percorso, i valzer continui non pagano, mentre l’esempio di Gasperini dimostra che saper attendere convenga. Basta con l’usa e getta».

Ha visto la partita di Conference?

«Gli highlights e sono stato molto contento per il gol di Barak. Penso che qui la Fiorentina possa emergere bene, per come è costruita e per la mentalità che ha. Mi pare che in questo contesto giochino più liberi di testa, mentre in A prevalgano le pressioni che poi ci fanno fallire anche contro squadre inferiori».

Ora c’è la Cremonese.

«E la temo. Con le big sentiamo meno il peso delle aspettative, con squadre così ci vuole solidità. Poi noi siamo dei filantropi, facciamo certi regali… ».

In quanto tifoso viola è anti juventino o in quanto rugbista prevale la sportività?

(Ride) «Non sono tra quelli che gufano la Juve a oltranza, ma quando giochiamo contro non mi basta vincere, spero nell’annientamento… Detto questo vale l’etica “terzotempista”, io tifo solo per la mia squadra, ma sono contento si sia rotta questa spirale di vittorie bianconere. E se c’è stato qualcosa di poco limpido nella condotta di una squadra è giusto che venga sanzionata».

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