Alla fiera degli allenatori simpatici trionfano le difese.
Del resto non poteva che finire così il confronto tra i più grandi tecnici del calcio orizzontale.
In mezzo a una serie di passaggi fuffa, cliché storico di entrambe le squadre, ci siamo potuti giovare anche di qualche bella azione degna di nota. Di questo dobbiamo dare merito soprattutto a Sousa che dopo qualche mese di depressione si è finalmente accorto che “profondità is the way”, distaccandosi dal cordone ombelicale di Montelliana memoria e obbligando i nostri sporchi mediani ad un lavoro un pochino più tecnico. Dettame che Badelj tra una sciocchezza e l’altra mette in pratica alla perfezione al 20’, quando lancia Ilicic solo di fronte all’immensità, lasciato solo da un imbarazzante De Sciglio.
L’assist dello sloveno non è male e Kalinic a circa 10 metri dallo specchio solo come uno yeti nelle nevi cicca clamorosamente servendo lo sventurato Calabria che tutto si aspettava fuorché di ritrovarsi il pallone tra i piedi. Lo sveglio Borja Valero gli ruba il tempo e si fa sfiorare la spalla per un rigore tanto solare quanto inutile.
L’infallibile Ilicic infatti per la prima volta fallisce e quei pochi granellini di credito che si era faticosamente riguadagnato lo scorso anno iniziano già a riperdersi in mezzo al mare di melma che ha messo da parte in questi 37 mesi di quasi totale inadattamento a Firenze.
E tra un rovesciamento di fronte e l’altro, la gara – per altro piuttosto bella anche se di un livello tristemente basso – scorre via liscia fino al 95’.
E qui esce fuori il protagonista che non ti aspetti. Quel Tomovic che abbiamo mortificato tante volte, che non vediamo l’ora di vedere in panchina.
E tanti di noi, forse tutti, ieri sera quando lo abbiamo visto entrare in scivolata abbiamo pensato di aver perso la partita. Oltre che a 1 buon metro quadro del nostro bel terreno di gioco, completamente arato.
E invece no.
Nenad ieri sera è arrivato su quel pallone.
Non importa se poi al replay abbiamo visto che poi non ci sia arrivato davvero.
Ieri sera al 95’ si è fatto 40 metri in apnea all’indietro e ha ripreso un brasiliano di 29 anni che era entrato in campo da 5 minuti. Lui che giocava dall’inizio. Lo ha ripreso ed ha avuto le palle di intervenire, allungandosi al massimo, cercando di sporcare quella palla decisiva che altrimenti avremmo probabilmente dovuto raccogliere in fondo alla rete.
Questo punticino misero è anche tuo Nenad.
Ancora il tuo saldo è negativo, ma da una parte bisogna cominciare.
Dario “Ghebbe”