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Gotti ammette: “Io e i giocatori stiamo ancora male per la sconfitta contro la Fiorentina”

GENOA, ITALY - NOVEMBER 03: Luca Gotti head coach of Udinese Calcio during the Serie A match between Genoa CFC and Udinese Calcio at Stadio Luigi Ferraris on November 3, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

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Gotti ammette: “Io e i giocatori stiamo ancora male per la sconfitta contro la Fiorentina”

Redazione

4 Novembre · 17:47

Aggiornamento: 4 Novembre 2022 · 17:47

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Ripartire dopo il ko contro la Fiorentina. Lo Spezia torna in campo e lo fa dove ha vissuto una delle notti più magiche della sua storia, a San Siro contro il Milan. Alla vigilia della sfida, ha parlato Luca Gotti, queste le sue parole registrate da TMW

È più contento di uno Spezia che subisce gol provando a vincere, o più dispiaciuto del ko?
“Non sono pronto a rivedere la mentalità, ma sono dispiaciuto. Il finale della partita contro la Fiorentina non l’ho ancora assorbito, però mi tengo il desiderio durato tutta la partita: lo spirito e quel modo di volerla affrontare e bisogna che abbiamo una lettura migliore dei momenti”.

Ci sono strascichi dopo il ko con la Fiorentina?
“Quando perdi non sei abituato. Stai male, sto male io e stanno male i giocatori. I giorni successivi a caldo sono giorni in cui devi riannodare dei fili che si sono sciolti e devi mettere a posto qualcosa, facendo i conti con gli acciacchi. Ti prepari a queste tre partite in otto giorni, focalizzandoti sul fatto che il nostro campionato è fatto di queste tre partite, senza pensare ad altro”.

Chi ha più da perdere domani?
“Non riesco a vedere in generale le partite come qualcuno che ha qualcosa da perdere. Ogni partita è un’opportunità, sappiamo il grado di difficoltà delle gare di Serie A, dove niente è scontato. Sappiamo quanto è forte il Milan, il titolo che hanno sulla maglia ne è una testimonianza”.

C’è uno Spezia al Picco e uno Spezia lontano dal Picco. Come si può modificare questa cosa?
“Il pubblico domani ci sarà, ma saranno ottantamila degli altri. Di sicuro i risultati e i gol fatti sono questi, ma se guardo l’atteggiamento di Monza, o quello contro la Salernitana, per le occasioni create l’atteggiamento c’è. Poi la partita prende direzioni diverse, mentre le altre partite sono fatte contro squadre di altissimo livello, come il Milan domani sera”.

Strelec sta capendo l’intensità del calcio italiano?
“È entrato e ha avuto un impatto, si è procurato una buona occasione dove Terracciano ha fatto una bella parata. Ha qualità, il mio compito, insieme al suo, è quello di dargli continuità”.

In vista delle tre partite in otto giorni, pensa di cambiare qualcosa?
“È un’ipotesi. La mia idea e il concetto che voglio che ci guidi sono le caratteristiche delle partite e le caratteristiche dei miei giocatori. Voglio utilizzare il più possibile la rosa per fare in modo di avere il nostro livello più alto in tutte le partite”.

Il gruppo ha assimilato al 100% la sua filosofia?
“Mi auguro fortemente che ci siano grossi margini di miglioramento. Non so se ha visto la partita di champions del Milan, dove il Salisburgo si è presentato con un’età media di 21 anni e mezzo, primo in classifica in Austria. Si gioca una partita con due squadre con riferimenti uomo a uomo, su tutto il campo, e non si riesce a capire qual è il sistema di gioco. Ci sono i concetti, ma non si può dire qual è il sistema, come attaccano e come difendono. E questa è la direzione del calcio europeo, dove cambia la tattica. Sta cambiando anche la Serie A, cambiano le caratteristiche fisiche dei giocatori, con più intensità. Contro la Fiorentina anche noi non avevamo un sistema di gioco, però ci sono i principi con cui prepari la partita. Da quel punto di vista, io dico che necessariamente siamo migliorati ma abbiamo un percorso che deve dire di mettere la prossima fila di mattoni una volta che si è assestata la prima. Margini di miglioramento ce ne sono tanti”.

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