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Frey: “Mi merito il titolo di miglior portiere della storia della Fiorentina. Corvino mi ha umiliato”

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Frey: “Mi merito il titolo di miglior portiere della storia della Fiorentina. Corvino mi ha umiliato”

Redazione

26 Novembre · 11:56

Aggiornamento: 26 Novembre 2024 · 13:04

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Seba Frey si racconta, dall'inizio della sua carriera agli anni della Fiorentina, il portiere francese presenta il suo libro

Sebastien Frey ha presentato il suo libro dal Viola Park, queste le parole dell’ex portiere della Fiorentina:

“Questa è casa mia, questo non è un semplice club, della mia generazione tutti abbiamo tenuto casa qui, non è un caso, questa è una delle citta più belle del mondo, ci siamo tutti affezionati. Poi voglio fare gli auguri a Commisso di buon compleanno, grazie a lui ci sono queste strutture. Stare al Viola Park sarebbe stato importante per noi, abbiamo fatto cose straordinarie con una struttura di allenamento normale, chissà con una struttura del genere. Faccio i complimenti ai ragazzi ed al mister, oggi la Fiorentina è una realtà importante, piano piano stanno arrivando i risultati, oggi veder giocare la Fiorentina è piacevole, si torna a dare fastidio alle grandi.

Il nome del libro Istinto Puro è originale perchè non è facile trovare un titolo che non è stato ancora utilizzato, racconta la storia di un bambino che ha coronato il suo sogno, le mie vittorie più belle sono i miei quattro figli, per loro chiedo salute ed educazione. I miei club mi hanno dato tanto, alla Fiorentina sono arrivato dopo alcuni anni difficili del club viola, mi hanno chiamato Andrea e Diego Della Valle perchè volevano riportare la Fiorentina in Europa, nel piano acquisti c’erano Toni, poi stavano per chiudere Prandelli che conoscevo bene, non potevo rifiutare.

Nel 2006 mi sono rotto il ginocchio, salto il mondiale, ho affrontato delle difficoltà, non c’era la certezza che io potessi tornare a giocare, in quel momento mi hanno offerto il rinnovo di contratto quando io non sapevo nemmeno se potevo tornare a giocare, quello mi ha conquistato, con la piazza l’amore è scattato subito. Ho voluto ripagare l’affetto e l’amore che ho ricevuto.

Ero a Folgaria in ritiro, c’era Calciopoli, non si sapeva il nostro destino se restavamo in serie A o in serie B, ma abbiamo deciso di restare tutti alla Fiorentina in qualsiasi caso. Poi c’è stata la chiamata di Baggio in un momento difficile che mi ha avvicinato al buddismo, senza quell’infortunio non avrei fatto questa scelta che mi ha cambiato la vita.

Mutu nello spogliatoio era disponibile per qualsiasi problema di ogni giocatore, anche per una chiamata alle 3 di notte. Lo farebbe anche oggi. Quando sono andato al suo matrimonio ho visto che aveva invitato quasi solo me dei suoi ex compagni di squadra, mi ha spiegato che lo aveva fatto perchè io non lo avevo mai abbandonato in ogni suo momento anche più brutto, lui è uno dei pochi amici nel mondo del calcio. 

Io e Mutu abbiamo litigato spesso nello spogliatoio ma ci siamo sempre detti tutto in faccia, a Firenze abbiamo avuto una generazione di ragazzi che sono stati straordinari, era un grande gruppo, non abbiamo vinto nulla ma abbiamo lasciato un segno a Firenze. Se devo scegliere una partita da rigiocare dico la semifinale contro i Rangers di Coppa Uefa, avremmo vinto quella coppa che avremmo tanto meritato.

Nel 2008 erano arrivati due offerte per me, una dal Bayern Monaco e una dal Milan, Andrea Della Valle mi ha chiamato e mi disse che se avessi voluto, sarei potuto andare per fare un salto di qualità nella mia carriera, ma io ho deciso di restare e in quel momento Della Valle fu piacevolmente sorpreso e per questo motivo mi ha offerto un contratto da top player, io ho subito accettato. Non potevo andare via dalla Fiorentina dopo aver fatto tanta fatica per qualificarci in Champions League. Quel contratto da top player a quel dirigente (Corvino ndr) non è piaciuto e due anni dopo me lo ha rinfacciato, mi tirava frecciatine, non gli era piaciuto che io avessi detto che volevo restare a vita nella Fiorentina. Per questo motivo lui mi mise fuori squadra, non mi ha fatto più allenare con la squadra, ha preso un altro portiere per darmi fastidio, nel ritiro di Moena mi ha umiliato e per me fu molto difficile. Io potevo anche restare per fargli la guerra ma per il bene del gruppo ho deciso di andare via.

Penso di essermi meritato il titolo di miglior portiere della storia della Fiorentina, sono stati 6 anni a Firenze e sono contento di essere entrato nell’olimpo della Hall Of Fame viola. Adesso c’è De Gea ma per lui presto per avere questo titolo, lui è stato fermo un anno, è stato uno dei più grandi portieri, adesso sono contento che lui stia facendo benissimo, per me non c’è cosa più bella che un portiere porti punti alla squadra, spero possa restare a lungo a Firenze e fare bene come me”

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