Stefano Fiorini, preparatore atletico professionista e ex presidente di AIPAC, ha espresso la sua opinione a Radio FirenzeViola in merito alla preparazione atletica della Fiorentina. Ecco le sue parole.
Il lavoro svolto da Stefano Pioli?
“Non mi permetto di giudicare il lavoro che è stato fatto, perché non lo conosco. Noi vediamo il prodotto finito, che parla di 4 punti in 10 partite. L’ultima azione di ieri è emblematica, i difensori molto distanti dagli uomini, ciò dimostra una scarsa tenuta mentale negli ultimi minuti”.
Prosegue:
“Quando i risultati non arrivano, uno dei principali aspetti che sono discussi è la preparazione fisica, che va seguita ed elaborata, ma non dimentichiamo che allenare è un arte. I dati che l’allenatore riceve a fine partita non fanno tutta questa differenza e lì l’allenatore li deve elaborare per poter portare miglioramenti e risultati alla squadra. Il giocatore in allenamento deve lavorare sotto stress. Se è abituato a gestire la tensioni e le emozioni che ne derivano, poi questa preparazione mentale se la ritrova in partita”.
La preparazione è da rifare?
“A me le dichiarazioni di Goretti hanno spaventato. Perché dice che ora bisogna allenarsi, ma non puoi passare da zero a cento, il lavoro deve essere progressivo, per la gestione del calciatore che è troppo importante e secondo me è trascurata. Quando stamani ho sentito l’intervista a Fabregas, dove dice che nelle ultime partite della stagione passata ha lasciato più tempo libero ai giocatori per stare con la famiglia, mi si riempie il cuore. Perché aprile non è uguale a ottobre e questo un allenatore deve essere in grado di padroneggiarlo. Ma questo non si allena, si impara col tempo”.
