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Fiorentina lenta e confusionaria, cade a Cipro. Squadra in tilt, notte da dimenticare per Palladino

Rassegna Stampa

Fiorentina lenta e confusionaria, cade a Cipro. Squadra in tilt, notte da dimenticare per Palladino

Redazione

8 Novembre · 08:57

Aggiornamento: 8 Novembre 2024 · 09:11

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La Fiorentina si è complicata la vita irrimediabilmente nel primo tempo

Un primo tempo brutto (tanta, troppa confusione di una squadra incredibilmente lenta) e la Fiorentina si è complicata la vita in modo irrimediabile. La formazione 2, questa volta non ha convinto, e la rincorsa accesa da Palladino nella ripresa, quando ha rimesso in campo la base della Fiorentina 1, ha procurato sì il gol di Ikonè, ma non ha evitato la sconfitta. Si ferma così a Cipro la ‘stecca’ di risultati positivi (7 vittorie di fila) della formazione viola, che nella classifica della Conference League resta stoppata a quota 6 punti.

C’è solo Richardson fra i titolari rispetto alla trasferta di campionato a Torino. Richardson che va a fare il ‘sottopunta’, lasciando la mediana ad Adli e Mandragora. Riflettori accesi anche su Parisi che (come preannunciato da Palladino) va a piazzarsi ‘alto’, lasciando compiti di difesa a Kayode. L’Apoel gioca largo con l’obiettivo di crearsi spazi nella tela viola e costringere la Fiorentina ad allungarsi.
Il primo bilancio del match va fatto intorno alla mezz’ora. Due gli spunti discreti dei viola, ma Kayode (parata di Belec) e Koaume sono imprecisi e senza cattiveria al momento di monetizzare. Quindi Ndongala prova ad approfittare di un pallone che Adli non gestisce e difende sulla linea di metà campo.

El Arabi fa inginocchiare Terracciano (che para), ma quando l’attaccante dell’Apoel tocca la palla è in posizione di fuorigioco. La Fiorentina è troppo statica e in qualche modo soffre i lampi della squadra di Jimenez. E al 37′, Ikonè traballa, l’Apoel si mette in moto, Kayode si fa prendere il tempo da El Arabi che sgancia bene Donis: semiscavetto da due passi e Terracciano battuto: 1-0.

La reazione viola sembra immediata. Ci prova Richardson (Belec ribatte), quindi ecco il tentativo di Mandragora. Ma non basta. Anzi, siamo già al 46′ (nel recupero) quando Abagna raddoppia. Complice una difesa morbida morbida con Kayode e Biraghi che fanno la frittata. Palladino inizia la ripresa senza Adli (bocciato) e riporta Richardson in mediana per giocare la carta Beltran. Con le sostituzioni (dentro Dodo e Ranieri, quindi Bove), Palladino cerca di ricostruire la Fiorentina 1 per rimediare la partita.

Entra anche Gonses, ma è da una triangolazione in velocità Koaume-Ikonè che i viola dimezzano lo svantaggio. Bello il diagonale con sponda sul palo lontano di Ikonè. La Fiorentina deve e prova a crederci, ma il gioco dell’Apoel non concede spazi anche se Dodo e Bove velocizzano e fanno crescere la manovra. Inutile il pressing (impreciso) nel lunghissimo recupero. I viola si fermano in una notte da dimenticare. Il gol di Ikonè (al suo terzo centro europeo) non è servito a ribaltare il risultato. Lo scrive La Nazione.

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