Niccolò Fortini è il jolly per le corsie della Fiorentina con la sua disponibilità e duttilità: destra o sinistra, per lui non fa differenza, nonostante il destro sia il suo piede forte… in fondo se hai questa dote, basta sfruttarla per trovare spazio. Pioli prima, Vanoli ora, gli stanno dando fiducia ed anche una discreta continuità, ma ha 19 anni, non va caricato di responsabilità (nonostante la drammatica stagione che sta vivendo la Fiorentina), o il rischio di bruciarlo, diventa piuttosto alto. E poi diciamolo, calma sì, ma fino ad un certo punto. Non devono passare inosservate le sue performance, perché Fortini ogni volta che è stato chiamato in causa, ha risposto presente.
Robin Gosens da inizio stagione non è al meglio, complice qualche guaio fisico di troppo, Dodò ha inanellato una serie di prestazioni negative, nell’ultima gara, contro il Sassuolo, è stato il peggiore in campo. Niccolò, in Conference potrebbe avere un’altra chance da titolare per mettersi in luce. Essendo un esterno a tutta fascia, buono in fase di copertura, ottimo durante le offensive con i suoi cross, può essere una risorsa preziosa da sfruttare anche a gara in corso per Vanoli.
Fortini, figlio d’arte di Simone, calciatore che ha militato in Serie C, è un patrimonio nelle mani di Firenze, ma non solo, anche dell’Italia. Non bisogna sperperarlo. Il ragazzo di Camaiore, è umile, forte mentalmente, sa farsi volere bene dai compagni (basti pensare all’affettuoso bacio sulla testa che gli ha dato Ranieri in Fiorentina-Juve), lo scorso anno in B, alla Juve Stabia, ha lasciato un buon ricordo. In diverse occasioni ha dimostrato di avere la testa giusta, parlando da veterano, nonostante l’inizio di stagione shock della sua squadra.
E allora non resta che dire forza Niccolò, il futuro è tutto dalla tua parte, ma servirà un’Italia con una mentalità più aperta, con uno sguardo migliore nei confronti di nostri giovani talenti, di una Nazionale Maggiore, che come hanno in altri stati (Spagna su tutti), abbia il coraggio di puntare e credere fortemente su un ragazzo di 19 anni. Con la Nazionale Under 21, nell’ultima sosta, è stato autore di una buona gara giocando come terzino. Basta le solite facce, basta i soliti nomi! Fate largo ai giovani (si potrebbe dire, non solo nel calcio), fate largo ad un 19enne cresciuto al Viola Park, questa Italia ne ha bisogno!
