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Fattori: “Gudmundsson è avulso dal gioco. Qui si fa “campione” chi gioca bene tre partite”

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Fattori: “Gudmundsson è avulso dal gioco. Qui si fa “campione” chi gioca bene tre partite”

Redazione

1 Maggio · 16:47

Aggiornamento: 1 Maggio 2025 · 16:47

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Durante il proprio intervento a Toscana TV, l’ex attaccante della Fiorentina Sauro Fattori ha parlato della situazione in casa viola, toccando varie tematiche, dai singoli calciatori, per poi arrivare alle scelte di mister Palladino.

Mandragora? L’ho sempre difeso cercando di analizzare la situazione da allenatore. Questo giocatore c’era anche con Italiano, e giocava sempre anche prima, ha fatto oltre 100 presenze con la Fiorentina. Gli allenatori, nonostante le difficoltà, capiscono quanto può valere un giocatore. Ora è finalmente giudicato per ciò che è. Ha fatto i suoi errori, ma quando il livello e le squadre si alza i giocatori buoni vengono fuori. Mandragora è la ciliegina sulla torta della Fiorentina”.

“Spero che ora possa venire fuori anche Gudmundsson, tuttavia alcune volte vedo che i suoi compagni di squadra cercano di “scavalcarlo”, proprio perchè alle volte è avulso dal gioco. Tocca bene il pallone? A quel livello sanno farlo tutti. Se a 26 anni era ancora in Serie B significa che non era questo grande fenomeno. Qui si fa “campione” chi gioca bene 3 partite. Per Kayode si parlava di Nazionale, in Inghilterra non gioca mai. Comuzzo è forte e temo invece possa andare alla Juventus, anche se spero rimanga. Però se Bremer è stato pagato 40 milioni, a 35 cederlo ci sta. Non riscattare Adli sarebbe un errore, per stare in alto serve qualità”.

“Ora conta solo il risultato e la Fiorentina ha approcciato molto bene la partita con l’Empoli, che ha fatto un solo tiro in porta. Pablo Marì è stato tra i migliori, è molto continuo. Il trio di centrocampo viola è stato ottimo. Folorunsho è il miglior vice Dodò possibile nella rosa della Fiorentina. Il grande gioco al momento non lo fa nessuno, il Napoli segna e poi difende il vantaggio. La Fiorentina non è in alto solo perchè ha De Gea e Kean, il merito è dei meccanismi della squadra”.

“Avere Kean a disposizione col Betis non è poco, ma non credo giocherà dal primo minuto, soprattutto per un fattore mentale. Tornare in campo può permettergli però anche di sfogarsi. In questo momento della stagione ormai il fisico non conta. Le squadre spagnole sono quelle che concedono la ripartenza e a cui le italiane possono fare più male. In un’eventuale finale col Chelsea la Fiorentina non partirebbe favorita, ma”.

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