La Juventus crolla in Borsa dopo il fallimento del progetto della Superlega. Intorno alle 11.45 del mattino di oggi, mercoledì 21 aprile, il titolo della società bianconera perde oltre il 13% in Piazza Affari. Dopo il rally di due sedute fa, in cui le azioni della società sono balzate di oltre il 18% con l’annuncio del progetto Super League, le difficoltà incontrate dall’operazione hanno portato forti vendite. Il titolo aveva perso in Borsa anche martedì.
Proprio la notizia dell’accordo sulla competizione lunedì aveva fatto balzare le azioni del 17,85% a un massimo di 0,9195 euro per azione (0,911 euro alla chiusura) e un aumento della capitalizzazione di mercato di 200 milioni euro. Con il calo di oggi (-10,2%), che si somma al -9,74% di martedì, il titolo è tornato a 0,764 euro per azione, riportandosi ai livelli del 15 aprile e sostanzialmente azzerando i guadagni di lunedì. Dopo il ritiro ufficiale dei sei club inglesi inizialmente coinvolti (Liverpool, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Chelsea e Tottenham), gli organizzatori hanno spiegato di voler «riconsiderare i passi più appropriati per rimodellare il progetto».
Nel frattempo la pandemia pesa sui conti delle società calcistiche. La Juventus (che ha un esercizio annuale che non coincide con l’anno solare, ma copre il periodo 1° luglio – 30 giugno) ha chiuso il primo semestre luglio-dicembre 2020 con 113 milioni di perdita e ricavi in calo del 19,9% su anno a 258,3 milioni. «Lo scenario nazionale e internazionale del primo semestre dell’esercizio 2020/2021 – riporta il club bianconero nella relazione sulla semestrale – continua a essere caratterizzato dagli impatti causati dalla pandemia da Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il contenimento imposte dalle Autorità amministrative, sanitarie e sportive». A ogni modo, la Juventus aveva chiuso in perdita (di 50,3 milioni) anche il primo semestre dell’esercizio precedente, quando il Covid non era ancora arrivato in Italia. Lo scrive il Corriere della Sera sul suo sito.
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