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Esclusiva Fiorentina, ecco com’è andata veramente nella scelta tra Pioli e Di Francesco

Firenze, stadio Artemio Franchi, 22.04.2017, Fiorentina-Inter, Foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com

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Esclusiva Fiorentina, ecco com’è andata veramente nella scelta tra Pioli e Di Francesco

Giancarlo Sali

4 Giugno · 16:58

Aggiornamento: 4 Giugno 2017 · 17:58

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I retroscena del casting di Pantaleo Corvino, durante la ricerca del successore di Paulo Sousa per la panchina della Fiorentina.

Tutto comincia quando alla fine del 2016 Corvino inizia a sondare il terreno per il post Sousa, che non vuole restare e che la Fiorentina stessa non è più convintissima di voler trattenere con l’opzione in suo favore. Tanti i nomi sentiti: una breve telefonata, un incontro vero, una chiacchierata con l’entourage, tante strategie diverse a seconda dei casi.

Vi diciamo subito che Marco Giampaolo era tra questi nomi, ma non è mai stato vicino o, addirittura, vicinissimo alla Fiorentina, come qualcuno invece aveva scritto. Tutti sapevano nell’ambiente del calcio tra l’altro che il tecnico voleva continuare il progetto con la Sampdoria, in un ambiente giovane dove a lui piace lavorare, seppur esso non sia particolarmente ambizioso. Per lui poi i contratti firmati si rispettano, a differenza di molti altri tecnici oggigiorno.

Dopo le prime mosse, subito sono diventati 2 i nomi principali su cui lavorare: Pioli e Di Francesco. In un progetto di rilancio nomi meno affidabili o inesperti come Semplici, seppur molto stimati, rappresentavano un rischio, mentre nomi più altisonanti si sono dimostrati subito irraggiungibili.

Di Francesco però ha subito precisato di essere molto affezionato al Sassuolo e di valutare la possibilità di lasciare l’Emilia solo di fronte a programmi ambiziosi, come appunto la creazione di una squadra in grado di lottare fino alla fine del prossimo Campionato per la Champions (la mia anticipazione dello scorso Febbraio in proposito la trovate in rete con il titolo: “Fiorentina e Di Francesco più lontani: lui ha chiesto una squadra da Champions”). In molti pensavano che già allora stesse aspettando la Roma, città e squadra alle quali comunque è rimasto molto affezionato fin dai tempi in cui faceva il calciatore.

A Febbraio Corvino ha incontrato Pioli, i 2 hanno però mostrato una profonda correttezza reciproca: l’allenatore ha espresso il gradimento per la possibilità di allenare la Fiorentina, ma soltanto nel caso l’Inter avesse deciso di non riconfermarlo e Corvino ha ammesso la sua predilezione per l’ex allenatore della Lazio, ma allo stesso tempo la volontà della società di non trattare allenatori sotto contratto. Ma entrambi hanno preso un impegno: se Pioli avesse lasciato l’Inter, sarebbe finito ad allenare la Fiorentina (la mia precisa anticipazione di 3 mesi fa in proposito la trovate in rete con il titolo: “Se divorzierà dall’Inter, Pioli sarà il nuovo tecnico della Fiorentina a Giugno. La Fiorentina ha comunicato a Pioli la sua preferenza a sorpresa”).

Cosa è successo poi? Pioli si è reso protagonista di un filotto record di vittorie con l’Inter, che hanno avvicinato i nerazzurri ad una rimonta incredibile in classifica verso la zona Champions, ed allora Corvino ha incontrato a casa sua ancora Di Francesco (con l’Inter in Champions diventava impossibile per Suning non riconfermare Pioli), come le telecamere hanno dimostrato ormai 2 mesi fa, e l’allenatore, che in quel momento vedeva la Roma molto lontana, si è dimostrato più morbido sulle ambizioni di mercato, ma allo stesso tempo ha ricordato di essere sotto contratto con il Sassuolo e che, in caso di approdo in viola, avrebbe voluto ricercare dei calciatori adatti al suo sistema di gioco, partecipando in prima persona al prossimo calciomercato della Fiorentina. La risposta di Corvino è stata pressapoco questa: non i giocatori per il tuo modulo, ma un modulo che si sposi bene con le caratteristiche dei giocatori che ho in mente di acquistare per la Fiorentina.

Ovviamente a quel punto ogni possibilità di accordo è saltata, e sui giornali sono cominciati a ri-uscire nomi improbabili e poco affascinanti, ma che gioco forza sarebbero stati sondati in caso di conferma di Pioli all’Inter, conferma che non c’è stata perchè dopo il pari di Torino contro i granata, i giocatori nerazzurri hanno mollato, per niente attratti dalla prospettiva di dover lottare a quel punto ‘soltanto’ per l’Europa League.

Giancarlo Sali

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