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Duncan: “Non vado in Coppa D’Africa se la Fiorentina non vuole. Ci vanno già Maleh e Amrabat”

Firenze, stadio A.Franchi, 30.11.2021, Fiorentina-Sampdoria, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Duncan: “Non vado in Coppa D’Africa se la Fiorentina non vuole. Ci vanno già Maleh e Amrabat”

Flavio Ognissanti

8 Dicembre · 19:19

Aggiornamento: 8 Dicembre 2021 · 19:36

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Firenze, stadio A.Franchi, 20.11.2021, Fiorentina-Milan, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Una delle grandi rivelazioni di questa stagione in casa Fiorentina è sicuramente Alfred Duncan, queste le sue parole a Radio Bruno:

“Siamo ripartiti da zero con Italiano, lui mi ha ripulito la testa, non potevo e non volevo essere il giocatore dello scorso anno. Tornassi indietro sceglierei ancora la Fiorentina, perchè credo nel progetto di questa società. A Moena ci ha fatto capire che venivamo considerati tutti allo stesso modo. Su questo dico grazie anche ai miei compagni perchè mi hanno aiutato a reinserirmi in squadra dopo l’esperienza che ho avuto lontano da qui. Le cose stanno andando bene e siamo molto contenti.

Se qualcuno sbaglia anche un minimo di quello che Italiano ti chiede è un problema, per questo motivo la concentrazione deve essere sempre al massimo. Come soglia di attenzione chi va in panchina deve essere sempre attento e concentrato come chi va in campo. Abbiamo un grande allenatore e ci sono giocatori che come me si stanno rilanciando come Sottil e Saponara.

Vlahovic? Vederlo tutti i giorni è spettacolare, quando si allena è impressionante. Anche Dzeko è bravo ma Dusan è un classe 2000, può arrivare a grandi livelli. Bravo sia a fare tanti gol che a giocare per la squadra.

Berardi? Ho giocato con lui per 5 anni, è uno dei più forti, i numeri e i gol parlano per lui. Molto disponibile sia per la squadra che per lo spogliatoio, un giocatore completo, lo ha dimostrato anche all’europeo

Il numero? Sono tornato al 32 perchè ce lo avevo a Sassuolo, l’ho ripreso perchè volevo tornare ai tempi in cui facevo bene al Sassuolo, quel numero era libero e allora l’ho ripreso.

A Firenze sto benissimo, ho giocato anche a Livorno, ho abitato a Pescia. Qui venivo molto spesso anche quando non giocavo nella Fiorentina. Sono a 40 minuti da casa mia, poi allo stadio ci sono sempre 30 mila persone che ti sostengono. Qui mi sento a casa

Contro la Salernitana è una delle partite più difficili che in questo momento ci poteva capitare, queste sono le partite in cui devi essere concentrato al massimo. Loro metteranno in campo le loro qualità, dobbiamo mettere subito in campo quello che vogliamo. Ribery è uno dei più forti d’Europa, lo conosciamo e sappiamo quello che può fare

Coppa D’Africa? Sarebbe una cosa bella da fare, siamo in tanti a centrocampo ma se vado anche io potrebbe essere un problema perchè Maleh dovrebbe partire, Amrabat dovrebbe partire quindi se convocano anche me mi devo confrontare con la società e vedere qual è la cosa più giusta da fare perchè anche la Fiorentina è importante”

“FUORI GONZALEZ, POI CASTROVILLI, DRAGOWSKI E PULGAR. QUANDO IL GIOCO CONTA PIU DEI SINGOLI”

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