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Dopo ieri la Fiorentina non può far finta di niente, dovrà prendere una decisione su Pradè e Palladino

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Dopo ieri la Fiorentina non può far finta di niente, dovrà prendere una decisione su Pradè e Palladino

Andrea Pagni

19 Maggio · 17:57

Aggiornamento: 19 Maggio 2025 · 17:58

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Si è conclusa ieri la stagione casalinga della Fiorentina con una serata dal sapore più dolce che amaro visto che nonostante la vittoria sul Bologna sono finiti i sogni di Champions ed Europa League, ed anche le speranze di andare in Conference League sono ridotte al lumicino. Ma a far da protagonista della serata più che il risultato e la classifica è stata la contestazione messa in atto da parte dei gruppi organizzati curva Fiesole, rivolta un po’ a tutta la Fiorentina ma con un occhio più critico sulle posizione di Pradè e Palladino. I due infatti in uno striscione sono stati descritti come una “coppia perdente” e intimati ad andarsene per il bene dei tifosi, oltre a ricevere svariati cori.

Un momento che mette la Fiorentina davanti ad un bivio e costringe la società a fare più di una riflessione sulla posizione dei due, nonostante Pradè sia ormai un uomo fidato di Commisso e Palladino abbia un contratto fino al 2027, da ieri non si può certo far finta di niente e iniziare la stagione senza quantomeno difendere l’operato dei due. Anche perché la contestazione di ieri è stata in qualche modo legittimata dalla Fiorentina stessa ad inizio stagione, quando di fronte ad il comunicato dei tifosi delusi per la mancata vittoria della Conference e l’ottavo posto, fecero ammenda dei propri errori e condivisero la delusione per il piazzamento in classifica. A distanza di un anno con una stagione presso che analoga, nonostante le premesse superiori, sarebbe un errore per la Fiorentina non prendere decisioni anche dolorose, vorrebbe dire sbugiardare le parole di un anno fa.

DI conseguenza il club di Commisso dovrà ragionare e prendere una posizione pubblica, o si allontana Palladino dando le responsabilità del fallimento alla guida tecnica, o si allontana Pradè mettendo la responsabilità sull’operato del DS. Sarebbe difficile ad oggi pensare ad una rivoluzione totale con l’addio di entrambi, così come sarebbe difficile la conferma di tutti e due, anche perché nel caso oltre a dover difendere pubblicamente e con forza l’operato di entrambi, il club di Commisso dovrà spiegare allora di chi sono le colpe e le responsabilità di una stagione deludente per tutti. Anche perché non è solo questa la stagione deludente, negli ultimi 6 anni nonostante ci siano state anche cose positive, come le 3 finali, la Fiorentina non ha mai superato il 7° posto ne raggiunto quantomeno l’Europa League.

Di conseguenza le riflessioni in casa Fiorentina dovranno essere profonde, dovranno capire cosa c’è che non va visto che anche squadre come Lazio e Bologna, che hanno speso quanto, se non meno, del club viola ogni anno giocano coppe migliori e si tolgono soddisfazioni più grandi. Non può bastare allontanare l’allenatore, servirà capire perché Palladino ha fallito, perché la Fiorentina nonostante sapesse da mesi del possibile addio di Italiano, abbia scelto un allenatore che dopo una sola stagione dal suo arrivo è stato contestato come pochi altri nella storia viola, giustamente o meno. Il momento delle riflessioni è già iniziato e quelle delle decisioni si avvicina, la presa di posizione della Fiesole di ieri costringerà la Fiorentina a reagire resta solo da capire come

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