Un ritornello, una filastrocca. De Gea, Dodò, Comuzzo, Ranieri, Gosens, sempre loro. Dal secondo tempo contro la Lazio in poi a partire dal 41° della gara del 22 settembre, visto che da quel gol di Gila la viola ha subito solo due reti in oltre 500 minuti di Serie A. In oltre un mese Palladino ha trovato la formula giusta, rinunciando forzatamente a Comuzzo nella trasferta di Genova e concedendo appena qualche minuto di riposo a Gosens con Lecce e Empoli. Il risultato? Appena 9 gol subiti, terza miglior difesa del campionato e striscia positiva aperta.
L’uomo copertina delle ultime gare è stato però De Gea: Sette partite disputate, appena sei gol subiti, tre clean sheet e due rigori parati. L’inversione di tendenza rispetto al recente passato è palese. Nel triennio di Italiano 14, 12 e 13 gol presi arrivati a questo punto del campionato, 16 e 13 nel biennio 2018/2019.
Inoltre, la Fiorentina ha incassato solo un gol nella ripresa (quello di Pulisic) e nessuno nell’ultimo terzo di gara. Sembra passata un’era, ma parliamo soltanto dell’ultima stagione: Quarta, Biraghi, Kayode, Terracciano, Parisi. Alcuni reduci dell’ultima stagione hanno giocato pochissimo ultimamente, non sarà certo un caso. Lo scrive il Corriere Fiorentino.