L’avventura di Jonathan Ikoné con la Fiorentina si è chiusa da mesi, con l’ultima apparizione del francese in maglia viola risalente alla metà di gennaio, nella pesante sconfitta contro il Monza. Dopo un prestito al Como non riscattato, l’esterno classe ’98 è rientrato a Firenze prima di trovare un accordo con il Paris FC, neopromosso in Ligue 1, con cui ha firmato un contratto fino all’estate del 2027.
Il ritorno in patria non ha però rilanciato la carriera di Ikoné, che ha finora collezionato solo due presenze per un totale di 44 minuti giocati. Un dato preoccupante, considerando che il calciatore non è stato nemmeno convocato nelle prime due partite in cui era disponibile, a causa di un ritardo di condizione fisica.
Un avvio ben lontano dalle aspettative per un giocatore che, solo pochi anni fa, veniva considerato una delle grandi promesse del calcio francese.
La scelta di tornare in Francia e ripartire da una realtà più piccola, in compagnia di un altro ex viola come Maxime Lopez, segna di fatto la fine di un percorso in Serie A fatto di più ombre che luci. Firenze ha atteso a lungo l’esplosione del talento transalpino, che però non è mai riuscito a imporsi né in termini di numeri né di continuità. Il suo presente, ora, è fatto di panchine e interrogativi: riuscirà davvero a ritrovarsi, o il declino è già irreversibile?